NAPOLI – Tensione alle stelle nel quartiere di Ponticelli. Fermati Ciro Naturale e due familiari. Sono intervenuti i poliziotti del commissariato e della squadra mobile. Su indicazione della procura della Repubblica. Il 47enne era stato ferito a colpi di pistola a luglio e da pochi giorni era tornato a Ponticelli. Gli investigatori fanno sapere che c’era il pericolo concreto di una escalation dopo l’agguato a Naturale, soprannominato ’o mellone. Ritenuto vicino ai De Micco, la paranza alleata con i De Martino del rione Fiat. Si era parlato anche di possibili frizioni con i De Martino. Non è stato chiarito da dove fosse partito l’attacco. Di certo la tensione a Ponticelli era salita alle stelle in pochi giorni. Lo avevano rilevato le sentinelle delle forze dell’ordine. Tanto che la Procura aveva disposto delle verifiche mirate nelle palazzine di edilizia popolare. Secondo la questura, l’indagine per il fermo per Ciro Naturale era scattata dopo una intercettazione in auto. Probabilmente i tre indagati si sarebbero confrontati sulla necessità di pianificare un’azione, non si sa di che genere. Ma gli inquirenti sospettano potesse essere una potenziale risposta all’agguato subito da Naturale.
Il ferimento dell’8 luglio
Ciro Naturale era stato ferito l’8 luglio con quattro colpi di pistola in via Carlo Miranda. Un agguato in piena regola, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine. Proiettili esplosi ad altezza uomo. Quattro all’addome e uno tra zigomo e orecchio destro (il più grave). Ricoverato in rianimazione all’ospedale Cardarelli. I medici hanno monitorato le condizioni del 47enne per settimane. Fino alle dimissioni pochi giorni fa. In via Miranda c’era una scia di bossoli. Primo dettaglio: calibri diversi. Avevano fatto fuoco più armi. Naturale viene indicato dagli inquirenti vicino ai De Micco, che oggi non hanno rivali nel quartiere, dopo aver vinto la faida contro i De Martino. Cosa era successo in via Carlo Miranda? I rivali del Lotto 0 adesso non hanno la forza militare per un attacco frontale ai Bodo. I De Luca Bossa sono stati quasi azzerati da blitz e arresti eccellenti. I De Micco avrebbero inoltre ripreso ad avanzare nelle palazzine popolari gestite dai rivali: l’obiettivo è appropriarsi delle piazze di spaccio dei nemici storici.
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