Guerra tra Hamas e Israele, la Francia propone il cessate il fuoco

Appello al Consiglio di Sicurezza dell'Onu per una risoluzione in coordinamento con Egitto e Giordania. Anche la Cina appoggia la proposta così come gli Usa

Scontri a Gaza tra Israele e Hamas (AP Photo/Khalil Hamra)

Guerra tra Hamas e Israele, la Francia fa appello al Consiglio di Sicurezza dell’Onu per una risoluzione in coordinamento con Egitto e Giordania per il cessate il fuoco. La notizia è stata diffusa direttamente dall’Elise, da dove il presidente Emmanuel Macron “ha partecipato a una riunione trilaterale con il presidente egiziano Al Sisi e il re di Giordania in cui è stato deciso di lanciare un’iniziativa umanitaria per la popolazione civile di Gaza in collegamento con le Nazioni Unite. Egitto e Giordania – hanno dichiarato dall’Eliseo – sono attualmente in pace con Israele e sono protagonisti influenti nei luoghi santi per la Giordania e su Gaza per gli egiziani”. Al termine dell’incontro è stata trovo l’accordo “su tre semplici elementi: cessazione dei lanci di razzi, cessate il fuoco e risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu”.

Le reazioni

Giunta sul tavolo dell’Onu la proposta l’America ha deciso di stoppare per almeno otto giorni una dichiarazione sul conflitto israelo-palestinese “in quanto – sostiene la riunione a porte chiuse dei Quindici l’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfieldche  una dichiarazione pubblica del Consiglio di Sicurezza Onu non aiuterebbe a calmare le tensioni tra israeliani e palestinesi. Non siamo stati in silenzio – ha aggiunto – il nostro obiettivo è stato e continuerà ad essere quello di un intenso impegno diplomatico per porre fine a questa violenza”. E in una delle sue telefonate al premier israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente americano, Joe Biden ha dichiarato il “suo fermo sostegno al diritto di Israele di difendersi contro gli indiscriminati attacchi di razzi di Hamas, pur incoraggiandola a fare ogni sforzo per garantire la protezione di civili innocenti”.

La smentita

Intanto l’’ambasciatore cinese all’Onu, Zhang Jun, ha dichiarato che “la Cina la sostiene senz’altro gli sforzi per mettere fine alla crisi”, mentre da parte sua l’Egitto ha “proposto attraverso canali privati un cessate il fuoco tra Israele e Hamas a partire da alle 6 di mattina (ora locale) di giovedì prossimo”. Ma Izzat al-Rishq della leadership di Hamas ha tenuto a smentire le indiscrezioni giunte dai media israeliani sul cessate il fuoco mediato dall’Egitto: “Non è vero ciò che alcuni media nemici hanno riferito – ha detto – che Hamas abbia concordato ad un cessate il fuoco per giovedì. Nessun accordo o uno specifico calendario per questo è stato raggiunto” anche se “gli sforzi e i contatti dei mediatori sono seri e continui, le richieste della nostra gente sono chiare e ben note” ha concluso.

Proteggere i civili

E dal capo della diplomazia europea Josep Borrell giunge la richiesta di una “immediata cessazione delle violenze e l’attuazione di un cessate il fuoco. L’obiettivo – ha detto – è di proteggere i civili e di permettere l’accesso umanitario a Gaza”, sostenendo inoltre “inaccettabile il numero elevato delle vittime civili, comprese donne e bambini”. E il premier israeliano ha dichiarato che “Israele ha riportato indietro Hamas di molti anni. I nemici attorno a noi ne traggano le conclusioni” facendo chiaro riferimento alla Siria e al Libano, sottolineando che “l’operazione ‘Guardiano delle Mura’ andrà avanti fino a quando non sarà riportata la calma ai cittadini israeliani”. E sulla questione mediorientale il ministro degli esteri Luigi di Maio ha dichiarato intervenendo nel vertice che “condanniamo il lancio indiscriminato di razzi da Gaza, è inaccettabile e deve cessare, come è inaccettabile che si metta in discussione il diritto di Israele a esistere”.

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