ROMA– “Abbiamo bisogno di altre sanzioni”. Lo ha sottolineato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante la videoconferenza di questa mattina tenuta con il Parlamento italiano per una quindicina di minuti e che lo ha salutato con un caloroso applauso. “L’invasione russa – ha aggiunto – sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata. Bisogna fare il possibile per garantire la pace e fermare una guerra organizzata da anni da una sola persona. Voi conoscete bene gli ucraini, un popolo che non ha mai voluto la guerra, che è europeo come voi. Voi sapete bene chi ha portato la guerra, chi ordina di combattere” con esplicito riferimento a Vladimir Putin. Prima di avviare il collegamento con il Parlamento, il leader ucraino si era messo in contatto con il Santo Padre.
L’invasione russa
Una guerra quella tra Russia e Ucraina che ha mietuto finora anche vittime innocenti tra cui 117 bambini: “La guerra deve finire al più presto – ha ribadito Zelensky – dobbiamo proteggere le famiglie ucraine, dobbiamo far tornare la pace, bonificare dalle mine il territorio e ricostruire l’Ucraina dopo la guerra, insieme a voi, all’Italia, insieme all’Europa, insieme nell’Unione europea”. Poi il leader ucraino ha ricordato come “l’invasione dura da 27 giorni, esattamente un mese, dunque abbiamo bisogno di altre sanzioni, di altre pressioni affinché la Russia non cerchi riserve militari in Siria o in Libia, ma affinché la Russia cerchi la pace. Il loro obiettivo è l’Europa, influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori. L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, loro vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare. La vostra forza deve fermare una sola persona affinché possano sopravvivere in milioni. Gloria all’Ucraina e grazie all’Italia”.
La risposta di Draghi
Alla videoconferenza ha preso poi la parola il premier Mario Draghi per ringraziare il presidente Zelensky, la cui testimonianza è stata definita “straordinaria”. E ha poi aggiunto: “Dall’inizio della guerra l’Italia ha ammirato il coraggio, la determinazione, il patriottismo del presidente e dei cittadini ucraini. La vostra resistenza è eroica – ha sottolineato Draghi – oggi l’Ucraina non difende solo sé stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza. L’arroganza del governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino che frena le mire espansionistiche di Mosca” Per cui si renderà necessario un “percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa: è un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia è a fianco dell’Ucraina in questo processo: l’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea”.