PARIGI – Quella che doveva essere una manifestazione pacifica, si è trasformata in guerriglia. Salgono a 205 i fermi e 92 i feriti, di cui 14 agenti di polizia. La protesta dei gilet gialli, nata contro il caro benzina, anche oggi (clicca qui per leggere il primo articolo) è iniziata al mattino presto,nonostante l’appuntamento era stato fissato in piazza per le 14.
Ad innescare gli scontri sono stati i ‘casseurs’, quelli che voglio ‘rompere’ creare disordini. Hanno rifiutato di farsi perquisire al corteo tentando di sfondare i posti di blocco.
I ‘casseurs’, quelli che voglio ‘rompere’, creare disordini, hanno rifiutato di farsi perquisire al corteo tentando di sfondare i posti di blocco.
Le zone degli scontri
I disordini si sono registrati dalla zona dell’Arco di Trionfo alla toma del Milte Ignoto. Automobili incendiate, sassaiole, scontri con gli agenti. “Le scene a cui abbiamo assistito questa mattina – ha commentato Cristophe Castaner – sono intollerabili”. “La volontà proclamata di attaccare le nostre forze dell’ordine e i simboli del nostro Paese – ha continuato il neo ministro dell’Interno – sono un insulto alla Repubblica”.
Le manifestazioni
Mentre a Parigi andava in scena la guerriglia di strada, partita dagli Champs Elysees, altri cortei, meno rumorosi, si sono tenuti a Gironda, Brest, Toulouse, Marsiglia, Strasburgo, Tolosa, Montpellier e Lille. In totale sono stati contati 75mila partecipanti.