“Hanno oltraggiato la democrazia. Comunità ostaggio del malaffare”

"Hanno oltraggiato la democrazia. Comunità ostaggio del malaffare"

MELITO – Diciassette e 18 ottobre 2021, i melitesi tornano alle urne per il ballottaggio tra Luciano Mottola e Dominique Pellecchia. Centrodestra contro centrosinistra, entrambi gli sfidanti sono giovani ma già politici navigati. Si preannuncia un testa a testa all’ultimo voto. E così sarà: Mottola strappa la fascia tricolore con il 51 per cento: 6.741 preferenze per il vincitore, 6.340 voti la sconfitta. Esaminando più nel dettaglio risultati del ballottaggio viene evidenziato il confronto dei voti presi nelle sezioni dove il clan è presente per la gestione delle piazze spaccio (il 2l9, che comprende via Lussemburgo): qui Mottola ha ricevuto più del triplo voti di Pellecchia. Analogo strepitoso successo non si riscontra nelle altre sezioni ed è stato determinante per la vittoria del Mottola.

Pellecchia perde al ballottaggio e va a sedersi tra i banchi dell’opposizione. E inizia la sua attività politica come sempre tenace. Quasi 200 giorni più tardi, ciò che ha sempre sospettato si è rivelato vero: “Oggi è emerso che la vittoria di una Nuova Melito alle ultime elezioni è stata sventata da accordi nelle segrete stanze. In città lo sapevano in tanti che hanno votato e fatto votare i clan che distruggono il nostro futuro”. Così, ieri, Dominique Pellecchia ha commentato il blitz che ha sconvolto Melito: “Non volevano al Comune chi potesse mettergli i bastoni tra le ruote – ha proseguito – Hanno provato ad appoggiare tutte e due le coalizioni avversarie pur di farci fuori.  Provo un sincero dispiacere nel leggere che i miei competitor abbiano fatto cose del genere. Così gravi, oltraggiando la democrazia. Le indagini e la magistratura accerteranno i fatti e ci diranno cosa e come è successo”

“Oggi è un giorno triste per la nostra comunità – ha continuato l’esponente del Partito democratico – ancora una volta ostaggio del malaffare e di chi preferisce vendere l’anima al miglior offerente. C’è però una Melito diversa che può costruire una storia nuova per questa città. Quella che la vera Melito merita”.

Sul caso è intervenuto anche Nicola Morra, ex presidente della commissione parlamentare antimafia: “La provincia di Napoli non finisce mai di dare soddisfazioni. Eppure lo stato centrale continua a fare finta di nulla e non riforma l’istituto dello scioglimento per infiltrazioni mafiose, ormai palesatosi, per il suo ripetuto impiego su comuni già sciolti pochi anni prima, assolutamente inutile. Melito era stato sciolto nel 2005. La prefettura, giacché c’erano elementi per inviare una commissione d’accesso, che, ricordiamolo, è uno strumento diagnostico e non punitivo, perché non l’ha fatto? Si sarebbero potuti evitare comportamenti delittuosi probabilmente, e questo è il compito della prevenzione per via amministrativa”.

Alle elezioni del 2021 ha partecipato anche Nunzio Marrone, oggi tra i leader dell’opposizione, nemico acerrimo di Mottola. Nell’inchiesta di Dia e Dda è coinvolto anche il padre, Vincenzo Marrone, alias ’o siciliano. Va comunque specificato che Nunzio Marrone non è nemmeno indagato. Il padre Vincenzo viene indicato dagli inquirenti come “principale sostenitore della coalizione elettorale collegata al figlio candidato sindaco” e, in quanto tale, avrebbe “accettato la promessa di procurare alla coalizione allo stesso candidato sindaco Nunzio Marrone voti degli appartenenti al clan, dei soggetti ad esso legati residenti del rione popolare destinatari di pressioni e intimidazioni, in cambio dell’erogazione di somme non meglio accertate e di altre utilità nonché della disponibilità a soddisfare gli interessi o le esigenze dell’associazione camorristica, avvalendosi della forza intimidazione del vicolo associativo della conseguente condizione assoggettamento omertoso derivante dalla camorristica denominata del clan AmatoPagano, anche attraverso l’individuazione dei candidati alla carica consigliere comunale riferimento del clan, tra i quali Luigi Ruggiero, Carolina Mingacci e e Antonio Cuozzo

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