HONG KONG – Il capo dell’esecutivo di Hong Kong Carrie Lam ha detto di non avere intenzione di rassegnare le dimissioni. Dopo che c’è stata una fuga di notizie a seguito di una registrazione audio in cui diceva di voler lasciare il suo incarico. Da tre mesi la leader politica deve affrontare le proteste del movimento prodemocratico.
“Chiedo alla popolazione di rifiutare la violenza, mantenere la nostra società ordinata e proteggere lo stato di diritto”. La violenza è “sul punto di finire fuori controllo”. Lo ha dichiarato il segretario alla Sicurezza di Hong Kong, John Lee Ka-chiu, parlando ai giornalisti nel giorno in cui gli studenti delle scuole secondarie e delle università hanno boicottato il primo giorno di lezioni dopo la pausa estiva. Secondo gli organizzatori, citati dai media internazionali, allo sciopero hanno partecipato almeno 10mila studenti di 200 scuole superiori, dopo le violenze del fine settimana.
Gli universitari hanno previsto un boicottaggio di due settimane. Mentre gli studenti delle scuole secondarie hanno programmato un giorno di sciopero ogni settimana sino a quando le richieste dei dimostranti pro-democrazia non saranno accontentate. In un editoriale in lingua inglese pubblicato domenica, l’agenzia di stampa di stato cinese Xinhua ha scritto che “la fine sta arrivando per coloro che tentano di rovinare Hong Kong e opporsi alla Cina”.
(LaPresse/AFP)
