NAPOLI – I boss dei Mazzarella si stanno trasferendo a Forcella. Nei vicoli che un tempo furono dei Giuliano. Lo hanno percepito le sentinelle delle forze dell’ordine. Di più. Un ras potrebbe andare ad abitare a breve nella casa che fu la roccaforte dei Giuliano. La polizia ha redatto una informativa, perché sono cambiati gli equilibri. E questo significa due cose: che il clan di San Giovanni vuole controllare militarmente e fisicamente i vicoli del centro storico, un territorio ora libero e appannaggio dei più forti. In secondo luogo che il rischio faida è reale, se qualcuno dovesse mettersi di traverso. Ma per gli inquirenti, al momento, non ci sono cosche in grado di fronteggiare i Mazzarella in campo aperto. I nuovi Giuliano per un periodo hanno provato ad alzare la voce (pochi sono liberi). Per il resto non c’è più nessuno. Un vuoto di potere che non si registrava da decenni.
Ma torniamo all’abitazione dei Giuliano: si trova appena si arriva a Forcella. Giusto di fronte. Ora sono in corso lavori di ristrutturazione. Gli investigatori hanno parlato a lungo con le persone che abitano nella zona e spiegano che non c’è tensione. Nessuno scontro. E l’appartamento era libero. Da tempo non vi abita più nessuno. Dunque sospettano che ci sia stato un accordo tra le parti. Che si siano visti, per raggiungere una intesa. Nessuna ‘cacciata dalle palazzine’. Insomma nei vicoli di Forcella non c’è maretta. Ma perché un ras dei Mazzarella si trasferisce nel cuore di Forcella? Per la polizia, è un segnale forte: vuol dire un cambio di passo, che la cosca è in grado di controllare anche questo territorio. Non teme rivali. Questa la riflessione a caldo delle forze dell’ordine. Ma gli accertamenti sono tuttora in corso. Da giorni i riflettori degli inquirenti sono puntati sul centro storico. Per un motivo: sono in corso grandi manovre del clan di San Giovanni. Lo raccontano i fatti. Pochi giorni fa di notte una Volante della polizia ha intercettato un ragazzo in moto nei vicoli. Appena incrocia la pattuglia, si lancia nel dedalo di strade. Ma anche gli agenti dell’Upg conoscono a menadito il labirinto di Forcella e non lo perdono mai di vista. Arrivano altre ‘pantere’. Ma il centauro tiene testa a tutte. Fino a Poggioreale. Qui decide di lasciare la moto. Scappa a piedi in via Claudio Miccoli. E ci riesce. Scattano le indagini. La moto non è intestata a lui. Ma dopo una serie di accertamenti incrociati ai terminali, riescono a identificarlo. Almeno hanno una pista da seguire. Grazie allo scooter abbandonato davanti alle palazzine. Secondo la polizia, è imparentato con i Mazzarella. E secondo gli investigatori, in quel momento aveva con sé una grossa somma di denaro. Per questo stava scappando. Aveva appena raccolto quel denaro nel centro storico per portarlo a Poggioreale. Perché? L’ipotesi più quotata è che fosse l’incasso delle piazze di spaccio a Forcella, gestite per conto dei Mazzarella. Quasi certamente una percentuale sui guadagni. Ci lavorano gli specialisti della squadra mobile della questura. C’è più di un aspetto da approfondire. Le indagini sono in corso. E sviluppi potrebbero arrivare a breve. Di certo la Procura ha acceso i riflettori su Forcella e Poggioreale. Il ruolo del ragazzo è tutto da decriptare: forse un corriere, o di più. Un incarico di responsabilità. E gli inquirenti raccolgono informazioni anche in via confidenziale. E’ il secondo inseguimento della polizia in 48 ore. Poco prima gli agenti avevano intercettato un commando al rione Villa a San Giovanni a Teduccio. Nel cuore della notte. Anche in questo caso succede tutto in pochi minuti. Gli agenti notano subito un particolare: i due uomini in moto indossano giubbotti antiproiettili. E significa solo una cosa: che sono pronti per uno scontro a fuoco. I poliziotti non ci pensano nemmeno un secondo e si lanciano in scia. In via nuova Villa a quell’ora non c’è nessuno. E la Volante accelera al massimo. Ma i killer riescono a fuggire.