TORINO – Tra i tanti sport che si sono fermati a causa del coronavirus, il mondo del volley è quello più restio alla resa definitiva. La decisione della federazione di stoppare la stagione in corso ha causato un terremoto che ha portato alle dimissioni simultanee di Diego Mosna e Mauro Fabris, presidenti delle due Leghe di Serie A maschile e femminile. In evidente disaccordo con la chiusura di tutti i campionati. Scelta che non convince neanche i club, in particolar modo per le tempistiche dell’annuncio.
Le ipotesi al vaglio
“In questo momento comanda la salute, ma l’idea di cercare di tornare alla normalità se c’è lo spazio di farlo va proseguita – ha sottolineato Ferdinando De Giorgi, tecnico della Lube Macerata, capolista nella Superlega maschile, ai microfoni di Radio Anch’Io Sport su Radio 1 – Non bisogna abbandonare il pensiero che non si possa fare assolutamente”.
Tra le ipotesi in ballo c’è quella di disputare direttamente i playoff in uno scenario da brividi come quello dell’Arena di Verona (proposta che arriva da Mosna) in estate. “Non vogliamo ferie quest’anno, non ne abbiamo bisogno – ha sottolineato De Giorgi – Se si può giocare anche ad agosto, giocheremo. Quello che mi auguro è che ci sia un avvicinamento tra federazione e lega”. Non mancano le difficoltà, dal punto di vista normativo, di un epilogo del genere. “La regular season non è finita, penso ci possa essere qualche intoppo a livello regolamentare – ha aggiunto – Poi bisogna vedere il discorso del contratto dei giocatori”.
La decisione della Federazione
Anche la prima classe della massima serie femminile ritiene affrettata la decisione della federazione di sospendere definitivamente l’annata. “E’ una situazione inimmaginabile, credo che in questo momento non ci fosse la sicurezza per poter continuare. Penso però si potesse estendere la possibilità di poter provare a finire la stagione – ha evidenziato Daniele Santarelli, coach dell’Imoco Volley Conegliano, ospite di ‘Radio Anch’Io Sport’ – Io sinceramente non vedevo tutto compromesso. C’era la possibilità di portare a casa lo scudetto e la Champions League, questa interruzione per noi è stata traumatica. Noi continuiamo a sperare che possa cambiare qualcosa, almeno per la Cev”.
Difficile pensare a una inversione a u della federazione, dal momento che il Covid-19 continua a imperversare in tutto il mondo. Ma Santarelli ci spera ancora. “La sicurezza viene prima di tutto però c’era ancora la possibilità di concludere la stagione con una formula particolare – ha evidenziato – Non si può cancellare una annata vista anche la decisione delle nazionali di non giocare in estate”.
(LaPresse/di Alberto Zanello)