Alessandro Grosso, Country Manager di BYD Italia, ha avvertito che i marchi cinesi rappresentano una minaccia significativa per l’industria automobilistica globale. Secondo Grosso, le grandi dimensioni e gli investimenti in tecnologia di aziende come BYD le rendono degli sfidanti formidabili.
In Europa, la crescita di marchi emergenti e l’erosione delle quote di mercato dei colossi tradizionali evidenziano la crescente competizione. Hyundai, Kia, Toyota e Dacia stanno guadagnando terreno, mentre i produttori europei lottano con le difficoltà legate alla transizione energetica.
BYD, in particolare, si distingue per la sua indipendenza, gli investimenti significativi in R&S e la forte presenza nel mercato dei veicoli elettrici. La sua espansione globale, con fabbriche in diversi continenti, sta costringendo i concorrenti europei a innovare e ridurre i costi.
L’innovazione è vista come la chiave per superare le barriere all’adozione dei veicoli elettrici. BYD prevede di lanciare 35 nuovi modelli nei prossimi anni, sottolineando la sua strategia aggressiva di crescita. Il social role delle aziende tecnologiche come BYD nell’investire nell’innovazione è considerato cruciale per l’avanzamento del settore.
Mentre alcuni critici mettono in dubbio il modello di business a breve termine, BYD sottolinea la sua visione a lungo termine con investimenti consistenti in R&S. La strategia regionale di BYD, che prevede la costruzione di fabbriche in varie parti del mondo, afferma il suo impegno a diventare un vero produttore globale.
Nonostante le sfide attuali, il Country Manager di BYD esprime ottimismo sul futuro dell’industria automobilistica. L’innovazione, gli investimenti regionali e la crescita dei nuovi player possono stimolare la crescita e ricreare l’indotto che ha reso l’Europa un leader industriale.