I Limiti della Nuova Legislazione sulla Guida Sotto Stupefacenti

La recente riforma del Codice della Strada ha portato alla cancellazione del requisito dello “stato di alterazione psico-fisica” per il reato di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Tuttavia, la nuova normativa presenta quattro criticità principali:

1. Assenza di una Lista delle Sostanze Proibite: Non esiste una lista chiara di sostanze stupefacenti e psicotrope vietate alla guida, lasciando spazio ad interpretazioni e potenziali scappatoie.

2. Mancanza di Livelli Soglia: L’articolo 187 CdS non specifica livelli soglia per le sostanze, esponendo i conducenti al rischio di incorrere in procedimenti penali anche per tracce residue di farmaci o sostanze.

3. Limiti dei Test Salivari: I test salivari, sebbene utili, possono presentare falsi positivi e richiedono conferma con analisi di laboratorio, il che solleva dubbi sulla catena di custodia e l’affidabilità delle prove.

4. Disparità nell’Omicidio Stradale: La modifica dell’articolo 187 CdS ha portato a una disparità di trattamento tra coloro che vengono fermati alla guida sotto stupefacenti e coloro che uccidono in un incidente stradale sotto l’effetto di droghe. Questi ultimi non sono più soggetti all’aggravante di “alterazione psicofisica”, riducendo significativamente le pene.

Queste criticità rendono la nuova legislazione esposta a ricorsi legali e sollevano preoccupazioni sulla sua efficacia nel garantire la sicurezza stradale. Si richiede chiarezza normativa, livelli soglia stabiliti e una revisione delle discrepanze nell’aggravante dell’omicidio stradale per colmare le lacune e proteggere il pubblico dal pericolo della guida sotto stupefacenti.

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