La Torino-Lione ‘non s’ha da fare’. I No Tav attaccano Conte e minacciano con una frase chiara e limpida: “Non conosce la nostra determinazione”.
La minaccia
I comitati contro l’alta velocità Torino-Lione minacciano battaglia: “Il premier Conte dimostra di non conoscere la determinazione del movimento No Tav”. Il 27 manifestazione dei ‘No Tav’ a Chiomonte. Il tutto dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte di essere a favore del prosieguo del lavori della tratta in Val di Susa. Il messaggio dei contrari all’alta velocità prosegue con toni minatori: “Conte ha ben chiaro ciò che è successo a chi ha cambiato idea, ovvero che perderà tanti voti e rispetto politico”.
Gli attacchi e le risposte sul web
“Il compito di Conte – scrivono – è non far fare la Tav e non scaricare le colpe sul Parlamento e farla ugualmente”, in riferimento a quanto dichiarato dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che ha precisato: “Se la Tav si farà lo decide il Parlamento. Il M5S ha sempre detto che opera non va fatta. Nel contratto di governo era prevista la revisione dell’opera, e questo si è fatto”.
La marcia indietro dei 5S
E sulla pagina ‘No Tav – Valle di Susa’ sono apparsi i post di quando il Movimento 5 Stelle guidato da Luigi Di Maio annunciava il NO Tav: “In Parlamento vedremo chi ha davvero il coraggio di cambiare le cose”.
L’Italia s’è desta
“Quello della Tav non è uno schieramento politico, ma culturale – ha dichiarato Giorgio Mulè, deputato e portavoce di Forza Italia -. Solo chi voleva farci rimanere nella preistoria, i cavernicoli potevano dire no alla Tav. Qui cade l’ultimo simulacro del M5S. Se loro hanno tradito i loro elettori, su quello che era il loro dogma, dovrebbero dimettersi in massa”.