MARCIANISE – Due donne, zia e nipote, rispettivamente di 50 e 40 anni, sono state arrestate dai carabinieri presso il centro commerciale Campania. Dopo essere state scoperte dal personale addetto alla vigilanza di un noto negozio di abbigliamento, grazie all’allarme fatto scattare dai dispositivi antitaccheggio applicati sui capi sottratti, i militari della Compagnia di Marcianise sono intervenuti prontamente, bloccando le due donne e recuperando, a seguito di una perquisizione, capi di abbigliamento per un valore complessivo di oltre 400 euro.
Magliette, felpe, pantaloni e accessori erano nascosti all’interno di bustoni schermati, alcuni già caricati sull’autovettura delle arrestate. A tradirle, stando a quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, è stato proprio uno di questi contenitori, che, aprendosi accidentalmente al passaggio nei pressi del rilevatore antitaccheggio, ha fatto scattare l’allarme attirando l’attenzione degli addetti al negozio.
Le indagini dei militari del Nucleo operativo e radiomobile, coordinate con la stazione di Orta di Atella, hanno permesso di scoprire che le due donne – Maria Mozzillo, 40enne di Succivo, e Elena Mozzillo, 50enne di Orta di Atella – avrebbero agito in più riprese asportando capi di abbigliamento. Subito dopo i furti, zia e nipote, sostiene l’accusa, mettevano in vendita la refurtiva tramite foto e cartellini su un noto sito web dedicato all’acquisto e scambio di capi di abbigliamento, utilizzando profili social a loro riconducibili. La merce recuperata è stata restituita al responsabile dell’esercizio commerciale derubato.
Maria e Elena Mozzillo sono state arrestate dai carabinieri della Radiomobile di Marcianise e, dopo le formalità di rito, accompagnate presso gli uffici della stazione di Orta di Atella. Su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sono state sottoposte agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo previsto oggi.
Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso. Sono in corso ulteriori indagini da parte dei carabinieri della Compagnia di Marcianise per identificare eventuali complici. Le Mozzillo sono da considerare innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.