I presidente dell’Ud Ibiza chiude le porte a Cassano: “Mai pensato a lui”

"Se n'è parlato sui giornali, ma...". Così Amedeo Salvo, massimo dirigente degli ibizenchi, mette a tacere le voci sull'eventuale approdo del talento di Bari Vecchia sulla 'isla blanca'

Foto LaPresse - Spada 21 Maggio 2018 - Milano (Italia) Stadio S.Siro La Notte del Maestro - Addio al calcio di Andrea Pirlo Sport Calcio Nella foto: Antonio Cassano Photo LaPresse - Spada May 21 , 2018 Milan (Italy ) Sport Soccer S.Siro Stadium La Notte del Maestro - Goodbye to football Andrea Pirlo In the pic:Antonio Cassano Foto LaPresse - Spada 21 Maggio 2018 - Milano (Italia) Stadio S.Siro La Notte del Maestro - Addio al calcio di Andrea Pirlo Sport Calcio Nella foto: Antonio Cassano Photo LaPresse - Spada May 21 , 2018 Milan (Italy ) Sport Soccer S.Siro Stadium La Notte del Maestro - Goodbye to football Andrea Pirlo In the pic:Antonio Cassano

IBIZA – E’ un marchio, fare notizia. Quasi una condanna, si direbbe una croce. E Antonio Cassano questo timbro ce l’ha da quando è nato.

Nel bene e nel male, quando stoppava il pallone in corsa di tacco e trafiggeva l’Inter alla prima da titolare al San Nicola, e quando si presentava agli allenamenti visibilmente fuori forma. Perché il talento è spesso sregolatezza, si sa, e il genio di Bari Vecchia è il massimo esponente della categoria dei “potrei ma non voglio” dello sport mondiale.

Sono due facce della stessa medaglia che sul petto di Cassano luccica sin dai primi vagiti. Dopo lo sbarco dell’amico Marco Borriello all’Ud Ibiza, si era parlato di un possibile arrivo di Fantantonio sulla ‘isla blanca’. Ma il presidente degli ibizenchi chiude le porte al talento di Bari Vecchia. “Cassano? Se n’è parlato sui giornali ma non ci abbiamo mai pensato”. La sentenza, emessa dal massimo dirigente Amedeo Salvo, sa di bocciatura secca. Oltre che di tramonto definitivo sulla carriera, a tratti magnifica, del genio barese.

“Nel nostro campionato c’è bisogno di equilibrio”

Lo liquida così, Amedeo Salvo, con le solite motivazioni intrise di diplomazia tipiche di chi non vuole complicare gli assetti di una rosa immettendo un oggetto che potrebbe rivelarsi prezioso, ma al tempo stesso nocivo. “Antonio è un calciatore eccezionale, straordinario, ma nel nostro campionato è importante l’equilibrio, la conoscenza della categoria. Siamo molto contenti della squadra, poi in inverno vedremo e analizzeremo se c’è, bisogno di migliorarla ma per ora abbiamo molta fiducia in questa rosa”. A 36 anni ‘suonati’, Cassano sembra avviato verso una strada senza uscita, anche perché il suo ventaglio di scelte – giocoforza – si è notevolmente ridimensionato rispetto al passato.

Lui, però, la speranza non la perde mai

Ai primi di agosto, Cassano aveva lanciato un videomessaggio-appello diretto ai presidenti delle squadre di calcio. “Peso 82 kg, non era mai successo prima – disse – Mi alleno ogni giorno giocando a tennis e correndo per 12 km. Vorrei tornare a giocare, sì, ma soltanto se mi devo spostare al massimo a 2 ore da casa mia”. Perché dopo la rottura con la Samp, Cassano si è lanciato corpo e anima nella famiglia. E oggi che la ‘pazza’ ipotesi Ibiza è svanita, come svanite sono le milleuna occasioni passate, addosso a Cassano si cuce sempre più l’abito del marito-papà. Forse è il momento di mettere i “potrei ma non voglio” nell’album dei ricordi.

 

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