Torino (LaPresse) – La separazione tra Giuseppe Marotta e la Juve fa ancora discutere. Così il dirigente ha commentato la situazione ai microfoni di Rai Sport: “È una situazione voluta dalla società, io mi adeguo a questa volontà e idee, proprio per amore sia delle persone, sia della Juventus. Io mandato via? Un termine un po’ forte. Io sposo questa linea aziendale. Io sono un uomo di azienda, capisco e quindi è giusto che si facciano avanti altre persone. Sono certo di aver dato il 100% in anni di grandi successi. Spero che chi arriva faccia uguale”.
Marotta smentisce un eventuale candidatura per la Federcalcio
Rimane un addio doloroso: “Sì, perché la vita lavorativa e il mondo dello sport sono fatti di sentimenti ed emozioni. In questi 8-9 anni io di emozioni fortunatamente ne ho vissute tante e sono state molto belle. La Juve è qualcosa di unico. Soprattutto per aver fatto crescere tanti giovani dirigenti, che saranno il futuro della Juve. Credo anche di aver accompagnato nella crescita il presidente Andrea Agnelli, che oggi è una figura centrale nello sport nazionale ed internazionale. Quindi fa parte delle pagine belle che non potrò mai dimenticare”. È già tempo di guardare avanti: “Smentisco di candidarmi alla Federcalcio, non è la mia scelta. Non escludo di potermi accasare in un grande club, perché ho fatto 40 anni ininterrottamente a lavorare nei club senza mai fermarmi. È la prima volta che mi fermo ad inizio campionato, magari per ricaricarmi, però vorrei ripresentarmi nella stagione 2019-20 al timone di un altro club”.