I sindacati rilanciano sul blocco licenziamenti con 3 manifestazioni il 26 giugno

Pochi giorni fa, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi aveva usato parole nette: "La polemica sul blocco dei licenziamenti e la sua proroga credo che ormai abbia perso ogni fondamento. I dati economici stanno significando che il Paese è ripartito"

Foto Mauro Scrobogna /LaPresse 27–05-2021 Roma, Italia Politica Palazzo Chigi - incontro Governo - Sindacati Nella foto: Maurizio Landini CGIL Photo Mauro Scrobogna /LaPresse May 27, 2021  Rome, Italy Politics Palazzo Chigi Palazzo Chigi - Government - Trade Unions meeting In the picture: Maurizio Landini CGIL

MILANO – Sullo stallo politico in tema di blocco dei licenziamenti, i sindacati rilanciano con tre manifestazioni nazionali il 26 giugno. Nella attesa di uno ‘sblocco’ per la proroga selettiva dello stop ai licenziamenti nei settori in crisi che potrebbe arrivare con gli emendamenti al decreto Sostegni bis, giunge un annuncio per voce del segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. “Abbiamo deciso di intensificare la fase di mobilitazione unitaria sui temi del lavoro e della sua sicurezza, sollecitando i necessari cambiamenti al Decreto Sostegni Bis. Il 26 giugno faremo tre grandi manifestazioni a Torino, Firenze, Bari ed andremo avanti fino a quando non raggiungeremo i nostri obiettivi e sulla base delle priorità indicate nella nostra piattaforma unitaria”.

Manifestazioni nazionali

Cgil Cisl e Uil hanno quindi lanciato in modo unitario tre manifestazioni nazionali, ‘giocando’ su tre piazze e riprendendo le mobilitazioni, iniziate un mese fa, che si basano proprio sulla richiesta della proroga del blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre, accompagnata dalla riforma degli ammortizzatori sociali e dalle politiche attive per il lavoro. Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini sarà a Torino, quello della Cisl Luigi Sbarra a Firenze e quello della Uil Pierpaolo Bombardieri a Bari.

“Il nostro Paese, e con esso il mondo del lavoro – ha chiarito Sbarra – hanno bisogno della massima coesione sociale e condivisione per affrontare con equità, giustizia e solidarietà la difficile fase di ricostruzione economica”. E, informando che ci sono in programma incontri con le forze politiche, il leader sindacale ha rimarcato: “Vediamo una politica distratta dai sondaggi in vista delle elezioni amministrative che discute di temi astratti. Si concentrino sulle vere priorità del paese, mettendo al centro il lavoro stabile, gli investimenti, le riforme, il Mezzogiorno, nel quadro di un vero dialogo con le parti sociali”.

La linea della Confindustria

Pochi giorni fa, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi aveva usato parole nette. “La polemica sul blocco dei licenziamenti e la sua proroga credo che ormai abbia perso ogni fondamento. I dati economici stanno significando che il Paese è ripartito”.

Ma altrettanto netto è stato il numero uno della Cgil Maurizio Landini. “Stiamo studiando come riprenderci le piazze, vogliamo una prospettiva basata non su licenziamenti, ma su nuovo lavoro”. Il sindacalista al governo chiede “di riaprire il confronto. Riteniamo che prorogare il blocco dei licenziamenti e fare la riforma ammortizzatori sia lo strumento più intelligente”. Perché, ha sottolineato, “non si può licenziare le persone e lasciarle sole, rischiando di alimentare uno scontro sociale”.

(AWE/LaPresse/di Laura Carcano)

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