I Troncone ora marciano su Cavalleggeri

NAPOLI – Cambia la ‘mappa’ dei clan dopo l’arresto di Massimiliano Esposito e la maxi inchiesta della Procura.
I Troncone ora hanno campo libero e possono marciare sul rione Cavalleggeri d’Aosta. Non solo. Troveranno campo libero anche nel quartiere Bagnoli senza più resistenze degli Esposito-Nappi. E’ uno scenario che gli investigatori vogliono scongiurare. Non sarà semplice.
I Troncone e gli Esposito-Nappi da mesi sono in guerra proprio per il controllo di Cavalleggeri d’Aosta e parte di Bagnoli.

I Troncone vogliono chiudere la partita. E in fretta. Adesso cambia tutto. Anche l’arresto del 53enne soprannominato lo scognato ha un ‘peso’. La fuga del boss Massimiliano Esposito è stata (fino a ieri) una dimostrazione di forza. Pure per i rivali. Ma ha dovuto arrendersi dopo un mese alla polizia, che non gli ha mai dato tregua.

C’è da dire che anche stavolta non è stato bloccato subito dopo il blitz: non è mai stato arrestato in esecuzione di un ordine, ma sempre dopo tempo. Un record. Tanto che gli inquirenti cominciano a sospettare che abbia un covo blindato vicino all’abitazione. Ritengono che all’alba del 17 settembre (intorno alle 5 del mattino) fosse in casa, ma non lo hanno trovato. Nemmeno stavolta. Probabilmente si era allontanato subito dopo. Da qui il nome ‘primula rossa’. Esposito fu scarcerato nel giugno 2019, dopo aver scontato circa 23 anni di carcere. Per l’Antimafia, però, non aveva mai interrotto i contatti col territorio, tanto che nelle successive relazioni semestrali viene indicato come ai vertici del clan Esposito-Nappi di stanza a Bagnoli. Il suo ritorno nel quartiere aveva mandato in fibrillazione le forze dell’ordine da subito. Ha rappresentato uno scossone per gli equilibri criminali, e ha portato, in particolare, allo scontro col gruppo Giannelli con roccaforte nella vicina Cavalleggeri. Servirà capire anche come si muoverà il gruppo Giannelli, spiega un investigatore esperto. Di certo l’attacco più forte potrebbe arrivare nei prossimi giorni dai Troncone di Fuorigrotta. Ma torniamo ai fatti delle ultime ore. Si chiude il cerchio sul cartello Esposito-Nappi dopo la fuga del 53enne durata un mese. Già nell’ottobre 2020 Massimiliano Esposito fu arrestato dopo un’altra rocambolesca fuga: il ras di via Di Niso fu individuato poco dopo le 22,30 a Casoria. Era in compagnia della moglie Maria Nappi: la coppia stava passeggiando in strada quando era stata riconosciuta è fermata da una pattuglia della squadra mobile. Esposito era ricercato dall’inizio dell’estate, dopo aver violato l’obbligo di firma, al quale era sottoposto dopo la scarcerazione. Nell’ultima ordinanza cautelare, secondo i pentiti, un ruolo importante è stato ricoperto dalla moglie di Massimiliano Esposito. Maria Matilde Nappi avrebbe sostituito il marito, durante la detenzione. Ne hanno parlato i pentiti. Mentre Gennaro Carra ha raccontato ai magistrati i contrasti tra Massimiliano Esposito, e i Giannelli. Massimiliano Esposito è difeso dagli avvocati Leopoldo Perone e Rocco Maria Spina.

La copertura dell’Alleanza di Secondigliano

NAPOLI (giule) – Bisognerà capire cosa intenda fare l’Alleanza di Secondigliano. Come si muoveranno i ‘secondiglainesi’?
Il maxi cartello sostiene gli Esposito-Nappi di Bagnoli. Ma difficilmente si schiererà apertamente contro i Troncone, se la cosca di Fuorigrotta dovesse invadere Cavalleggeri d’Aosta e Bagnoli. La questione è semplice – spiega un investigatore esperto – gli Esposito-Nappi sono stati ‘decapitati’ e non hanno quasi più punti di riferimento sul territorio, anche se continuano a controllare buona parte del quartiere.
Bisognerà vedere se i reduci avranno la forza di riorganizzare la paranza. Altrimenti sarà una partita persa in partenza. Ma c’è poco tempo. Il quartiere di Bagnoli adesso fa gola a tanti. L’unico argine potrebbe essere l’Alleanza di Secondigliano. Se il maxi cartello dovesse decidere di ‘proteggere’ la zona degli Esposito-Nappi, potrebbe spostare asset militari a Bagnoli e respingere eventuali attacchi. Ma è uno scenario improbabile.

Il gruppo un tempo guidato da Maria Licciardi ed Eduardo Contini ha altro a cui pensare: i Contini stanno fronteggiando i Mazzarella nel centro storico. Mentre i Licciardi devono risolvere problemi interni, dopo una rivolta della base contro i ‘colonnelli’.
Intanto le indagini della polizia si spostano sulla lunga fuga di Massimiliano Esposito. Chi lo ha aiutato negli spostamenti? Come ha fatto a evitare la maglia dei controlli delle forze dell’ordine?

Le indagini sono tuttora in corso. Nel frattempo Bagnoli è diventata una terra da conquistare, per dirla con un investigatore.
Gli inquirenti temono un rapido ritorno alle armi. I più vicini sono i Troncone di Fuorigrotta: da sempre in contrasto con gli Esposito-Nappi.
Ecco perché la Procura nelle ultime ore ha acceso i riflettori sui quartieri di Fuorigrotta e Bagnoli. Non solo.
Gli inquirenti temono nuove fibrillazione a Cavalleggeri d’Aosta, che è la vera frontiera tra le due cosche.

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