I VIDEO. Salvini a Conte: “Prima la finanziaria, poi il voto”. Renzi: “Non ci sarò nel nuovo governo”

Il leghista tentenna: "La via maestra è quella delle elezioni. Ma siamo pronti ad andare avanti: se volete tagliamo i parlamentari e poi andiamo a votare"

ROMA – Dopo il discorso con cui il Premier Giuseppe Conte ha annunciato la fine del governo Lega-Movimento 5 Stelle, sono arrivati gli interventi di Matteo Salvini e Matteo Renzi. Entrambi duri e sfidanti tra loro, hanno partorito due differenti proposte.

Salvini: “Rifarei tutto ciò che ho fatto”

Rifarei tutto quello che ho fatto“, ha esordito così Matteo Salvini in replica alle parole del premier. “Mi spiace che lei mi abbia dovuto mal sopportare Salvini per un anno. Pericoloso, autoritario, irresponsabile, incosciente? Bastava il Roberto Saviano di turno a raccogliere tutta questa sequela di insulti. Bastava il Travaglio, un Renzi, non il presidente del Consiglio”. Rispetto al rapporto con l’Ue continua il ministro dell’Interno: “Io non voglio un’Italia schiava di nessuno. Non voglio catene. Sono stanco che ogni passo debba dipendere dalla firma di qualche funzionario Ue?”.


Salvini lascia aperto uno spiraglio: “Taglio dei parlamentari, finanziaria e poi voto”

Salvini tenta infine l’ultimo passo per continuare, almeno per un po’, il governo con il Movimento. “La via maestra è quella delle elezioni. Ma siamo pronti ad andare avanti: se volete tagliamo i parlamentari e poi andiamo a votare. Ci siamo anche per fare una manovra economica coraggiosa e tagliare le tasse”. Poi l’affondo: “Se volte governare con i Renzi, i Boschi, i Lotti, con il partito di Bibiano, allora tanti auguri”.

Renzi invoca un governo di scopo: “Ma io non ci sarò”

Arriva subito la doppia replica del senatore Pd Matteo Renzi: “Sarebbe facile assistere allo spettacolo sorridendo ma la situazione impone un surplus di responsabilità. Lei oggi presidente del consiglio si dimette ed il governo che lei ha definito populista ha fallito e tutta l’Ue ci dice che l’esperimento populista funziona in campagna elettorale ma meno bene quando si tratta di governare”. Poi la proposta di un governo di breve durata per affrontare la Finanziaria: “No si è mai votato in autunno, c’è da evitare l’aumento dell’Iva e serve un governo non perchè noi ci vogliamo tornare ma perchè l’aumento dell’Iva porta crisi dei consumi non è un colpo di Stato cambiare il governo ma un colpo di sole aprire la crisi ora ora, questo è il Parlamento non il Papeete”.

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