SAN CIPRIANO D’AVERSA –
In rapporti con Ernesto De Luca, esponente del gruppo Iovine del clan dei Casalesi, ma con contatti pure con la compagine casapesennese di Zagaria: è così che i collaboratori di giustizia Nicola Schiavone, primogenito del capoclan Francesco Sandokan, e Francesco Barbato ‘o sbirro hanno tracciato il profilo del 48enne Maurizio Zippo. Originario di S. Cipriano, è indagato per associazione mafiosa. Su di lui sono stati accesi i riflettori della Dda di Napoli in relazione ai presunti tentacoli che la criminalità organizzata avrebbe disteso negli ultimi venti anni sul business delle cooperative sociali in provincia di Caserta.
A puntare il dito contro Zippo è stato anche Mario Iavarazzo, ex cassiere della fazione Schiavone e pentito dal 2020: “Luigi Lagravanese era a completa disposizioni del clan. E mi raccontò di Zippo, di San Cipriano d’Aversa, che pure lavorava nel settore delle cooperative. Lagravanese – ha riferito Iavarazzo – si lamentava del fatto che Zippo continuasse ad operare indisturbato, nonostante avesse fatto per il clan le stesse cose che aveva fatto lui, nel senso che aveva messo le sue cooperative a disposizione della cosca per effettuare assunzioni in cambio di voti”.
L’inchiesta è coordinata dai pm Antonello Ardituro, Simona Belluccio e Vincenzo Ranieri della Procura di Napoli. A portarla avanti sono gli agenti della Squadra mobile di Caserta e di Napoli, supportati dalla Direzione centrale anticrimine di Roma.
L’attività investigativa ha tirato in ballo con Zippo anche altri imprenditori. Oltre il già citato Lagravanese, residente ad Aversa, risultano sotto indagine Orlando Diana, ritenuto dai magistrati intraneo alla cosca e socio di Zippo, la commercialista Eufrasia Del Vecchio, sorella del boss Carlo, e Pasquale Capriglione, imprenditore di Falciano del Massico, tutti indagati per concorso esterno al clan.
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