MILANO – Icardi al Real Madrid. Non è un annuncio, ma un’ipotesi non troppo lontana dalla realtà. Il centravanti argentino è da almeno due stagioni nella lista della spesa dei blancos. Ma l’amore per Milano e per l’Inter, manifestato dal calciatore e dalla moglie-procuratore, hanno sempre frenato l’affare. Accadrebbe lo stesso nel caso di un’offerta indecente?
C’è anche Icardi per il dopo CR7
Florentino Perez sa benissimo di dover condurre un mercato stellare, forse ancor di più rispetto a quanto già fatto nel recente passato. Lo stesso presidente del Real Madrid ha rassicurato i tifosi, furiosi dopo la partenza di Cristiano Ronaldo in direzione Juventus, promettendo l’arrivo di calciatori fantastici. Di nomi, per sostituire CR7 – in campo e nei cuori della platea madridista – ce ne sono tanti. Neymar, Mbappé e Hazard sono forse quelli più suggestivi. Ma anche quelli più difficili da agguantare. Poi ci sono le alternative meno costose. Due su tutte, Harry Kane e Mauro Icardi. Due centravanti puri il cui appeal cresce proporzionalmente alle voci che vogliono anche Karim Benzema in partenza. E se Perez mette un giocatore nel mirino, difficilmente non ci arriva. Ecco perché, dopo le ultime voci giunte dalla spagna, il popolo nerazzurro è in fibrillazione.
Clausola scaduta e offerta indecente, la posizione dell’Inter
A fine giugno, la clausola rescissoria da 110 milioni di euro che pendeva sulla testa di Icardi è scaduta. Un evento accolto con soddisfazione da tifosi e società, che in questi giorni starebbe lavorando per un altro rinnovo di contratto. Cosa, però, che ancora non è avvenuta. Non si può escludere in alcun modo che dietro questa attesa ci sia il pressing del Real Madrid sul calciatore. D’altronde, gli spagnoli hanno le potenzialità per poter soggiogare tanto l’Inter quanto l’attaccante. Non sarebbe un problema per Perez offrire anche più di quei 110 milioni al club di proprietà Suning. E, allo stesso tempo, l’ex Sampdoria sarebbe ‘affascinato’ dall’ipotesi di un quinquennale a 10 milioni di euro a stagione. Ecco perché, dopo la partenza di CR7, niente può essere escluso. Nemmeno che l’Inter si privi del suo calciatore più forte e rappresentativo a meno di un mese dalla chiusura del mercato.