Il 18 e 19 agosto torna la Sagra del fagiolo di Sarconi

Il punto di partenza è sicuramente la gastronomia

foto Fabio Ferrari - LaPresse

ROMA (LaPresse) – La sagra è un evento di buona risonanza mediatica (anche nazionale). E di ampia partecipazione (nell’ultima edizione 30.000 presenze in due sere), nonché una delle sagre più longeve d’Italia.

Una kermesse con una data fissa da circa dieci anni, 18 e 19 agosto. Interamente dedicata a ‘Sua Maestà’ il Fagiolo di Sarconi. Prodotto d’eccellenza della gastronomia lucana e italiana, una vera star nel settore. Marchio Igp (Indicazione geografica protetta) da più di venti anni, ovvero dal luglio 1996.

Il punto di partenza è sicuramente la gastronomia

Seguono poi le mostre, il cabaret, gli spettacoli di strada, la musica e il folklore. Tutto ‘ispirato’ al fagiolo e al fascino semplice e genuino di un prodotto e di una comunità particolarmente effervescenti.

La Sagra ha pressappoco l’età di molti dei ragazzi che oggi la organizzano. Nacque per celebrare il prodotto tipico che col tempo sarebbe diventato il vero e proprio brand di una comunità che punta a diventare la ‘Capitale del Gusto Lucano’.

Eventi come la Sagra del fagiolo di Sarconi mantengono i riflettori accessi su prodotti di nicchia che possono dare tanto all’economia della nostra regione. Puntando sullo sviluppo di un’ economia legata all’agricoltura ed al turismo enogastronomico. Un appuntamento che può essere di richiamo per un turismo culturale che guardi alle tipicità della Basilicata e inserirsi a pieno titolo in un filone più ampio di valorizzazione dei tratti peculiari della Val D’Agri. Ma anche un volano per l’economia locale, oltre che un esempio di come una realtà dai piccoli numeri riesca a tirar su in proprio un prodotto culturale, simbolico, economico, partendo dalle sue semplici tipicità e investendo sulle sue qualità.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome