SAN CIPRIANO D’AVERSA (ac) – Dopo 17 anni torna a casa. Il boss dei Casalesi Enrico Martinelli, detenuto al carcere duro, ha infatti ottenuto un permesso di necessità per fare visita alla mamma anziana e malata nella sua dimora di San Cipriano d’Aversa.
Accolto il ricorso dei suoi legali avvocati Domenico Della Gatta e Antonella Minutiello di esercitare il proprio diritto a recarsi dalla mamma anziana e malata. Il 60 Martinelli è detenuto dal 2007 in regime 41 bis. E’ considerato uno degli storici esponenti della camorra dei Casalesi. Martinelli fu arresto ad agosto del 2007 ad Ostuni. Era latitante dal 23 giugno del 2005, e cioè da tre mesi prima della sentenza Spartacus della II Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere. Sentenza che fu poi quasi integralmente confermata in Appello e in Cassazione nel gennaio del 2010. Ex fedelissimo di Antonio Bardellino con la morte di quest’ultimo passò tra le fila del clan Schiavone retto da Francesco Sandokan Schiavone. Per anni ha avuto un ruolo di primo piano all’interno della cosca. Quando fu preso il 30 agosto di 19 anni fa Martinelli era ricercato da circa due anni e ritenuto braccio destro di uno degli allora capi dell’organizzazione criminale, Antonio Iovine detto ‘o Ninno, anch’egli all’epoca da anni latitante, poi preso nel 2010 in una traversa di via Cavour a Casal di Principe. Martinelli, già evaso dagli arresti domiciliari, fu poi condannato all’ergastolo, nel settembre 2005, al termine del maxi processo al clan, noto come ‘’Spartacus’’. Un provvedimento, quello adottato nei suoi confronti, che non trova molti precedenti nella storia criminale dei Casalesi. Il fratello di Martinelli, Emilio, fu ucciso in una delle faide di camorra. Fu vendicato con il delitto di Raffaele Lubrano, Avvenuto nel 2002, l’omicidio aveva lo scopo di vendicare l’omicidio di Emilio Martinelli. Un piano, architettato da Enrico Martinelli che ebbe il via libera dei capi della cosca dei Casalesi.
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