MILANO – Dopo mesi di buio le aspettative di imprese e consumatori tornano a compiere un balzo in avanti. A giugno l’Istat stima un marcato aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori – che passa da 110,6 a 115,1 – sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese che sale da 107,3 a 112,8 punti. A crescere sono tutte le componenti dell’indice, come il clima economico e la dinamica del clima personale e futuro.
Clima di fiducia
L’ottimismo, complici le riaperture, corre anche tra le imprese. Anche se non tutte viaggiano allo stesso ritmo: l’istituto di statistica stima infatti un miglioramento della fiducia soprattutto nei servizi. In particolare nell’industria manifatturiera l’indice sale da 110,9 a 114,8, mentre nei servizi di mercato aumenta da 99,1 a 106,7 e nel commercio al dettaglio cresce da 99,9 a 106,7. Solo nelle costruzioni l’indice di fiducia diminuisce lievemente, passando da 153,9 a 153,6.
Guardando solo ai servizi – il settore più colpito dai lockdown legati al Covid – tutte le componenti dell’indice sono in decisa risalita. La fiducia migliora decisamente nel settore del trasporto e magazzinaggio mentre è in lieve calo nel turismo e nei servizi alle imprese.
Le riaperture
I commenti ai dati sulla fiducia sono un concerto di elogi alle riaperture. “Si consolidano i segnali positivi per l’estate dell’Italia ‘in bianco’, a giugno si conferma il recupero del clima di fiducia dei consumatori e delle imprese, frutto delle riaperture e del ritorno alla normalità, insieme ai progressi della campagna vaccinale”, segnala l’ufficio economico di Confesercenti.
Si stanno “concretizzando le condizioni ottimali per quel recupero della domanda coerente con una variazione del Pil prossima al 5% nell’anno in corso”, commenta Confcommercio. E se per l’Unione Nazionale Consumatori è “un’ottima notizia” il recupero “per la prima volta” della fiducia “pre-crisi” e parla di “effetto normalità”, per il Codacons il dato rappresenta un “tesoretto” che il Governo “deve ora sfruttare per sostenere i consumi”.
(AWE/LaPresse)