Il Giro d’Italia torna ancora a Napoli, capitale dello sport. Il 14 maggio la tappa da Paestum al capoluogo partenopeo

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Arrivo sul Lungomare del Giro d'Italia tappa Napoli 2024

NAPOLI – La Corsa Rosa torna ancora una volta a Napoli. Dopo quattro edizioni consecutive, anche nel 2026 la Città Metropolitana rilancia e centra il pokerissimo del Giro d’Italia: il 14 maggio la sesta tappa della 109ª Corsa Rosa partirà da Paestum e si chiuderà a Napoli, nell’anno in cui il capoluogo celebra il titolo di Capitale europea dello Sport e ospita l’America’s Cup. Un intreccio fra vela e ciclismo, energia e vento, che nel 2026 troverà un punto d’incontro simbolico a Bagnoli. Qui, davanti ai luoghi che accoglieranno la Coppa America, la carovana del Giro renderà omaggio alla più antica competizione sportiva al mondo ancora esistente. I corridori entreranno nel circuito cittadino – da ripetere due volte – per mostrare a 750 milioni di spettatori collegati da 200 Paesi la cartolina più iconica del Golfo.

Il percorso napoletano offrirà un condensato di bellezza: la collina di Posillipo e i suoi panorami che abbracciano Vesuvio, Capri, Ischia e la penisola sorrentina; Marechiaro e le trasparenze della Baia di Trentaremi; il Parco Archeologico di Pausilypon e l’area marina protetta della Gaiola; e poi Mergellina, porta d’ingresso al lungomare Caracciolo, dove i velocisti si giocheranno in volata il successo di tappa sotto lo sguardo di Castel dell’Ovo. Un finale pensato per esaltare mare, storia, natura e identità partenopea. Quella di Napoli sarà anche l’unica tappa che toccherà la Campania. Partenza da Paestum, poi Salerno, Vietri, Cava de’ Tirreni, Nocera e Sarno – con l’intento di raccontare il volto originario del fiume e gli sforzi di recupero ambientale – quindi ingresso nell’area metropolitana attraverso Palma Campania, terra del Carnevale e delle Quadriglie, e poi Nola, città dei Gigli patrimonio UNESCO. A seguire Cardito, con il suo Parco Taglia, e Caivano, che nel 2025 ha ritrovato la sua storica Coppa di ciclismo, prima di lanciarsi verso il circuito finale di Napoli. In totale, 184 km per una tappa che unisce cultura, paesaggio, sport e rigenerazione.

Il Giro, intanto, cresce. L’edizione 108 ha generato – secondo Banca Ifis – un impatto economico di oltre 2,1 miliardi di euro, tra diretto e indiretto, con 350 milioni di ricadute sul Made in Italy e un aumento complessivo del 4,5% rispetto al 2024. Aumentano gli spettatori dal vivo (2,3 milioni, +4,5%), cresce l’interesse web (+8%) e soprattutto cresce la reputazione dell’Italia: l’89% degli stranieri che seguo- no il Giro ha acquistato prodotti italiani e il 45% ha dichiarato di aver migliorato l’immagine del Paese grazie alla corsa. Non solo economia. Il Giro è stato misu- rato anche sul fronte sociale e ambientale: più sport praticato, più buone pratiche sostenibili, un moltiplicatore di valore pari a 2,8. Ogni euro investito ne genera quasi tre in benessere collettivo. Nel 2026, tutto questo passerà ancora una volta per Napoli.

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