ROMA – Le riforme annunciate si faranno. Probabilmente non tutte, ma il Governo ha raggiunto un accordo ‘intern’ per realizzare le principali. Reddito di cittadinanza e flat tax sono compatibili con gli obiettivi di bilancio. Il premier Giuseppe Conte si è visto con i suoi ministri a Palazzo Chigi. Insieme hanno stilato l’elenco delle priorità: bisogna agire, concretizzare il cambiamento. Non solo proclamarlo. Al tavolo, con il presidente del Consiglio c’erano i mistri Giovanni Tria e Paolo Savona, il vicepremier Luigi Di Maio e il sottosegretario alla presidenza Giancarlo Giorgetti (in sostituzione di Salvini)
Obiettivi di bilancio compatibili con le riforme
Il ministro dell’Economia, al termine della riunione, ha garantito che c’è compatibilità tra riforme e bilancio. La flat tax, ha dichiarato il titolare del dicastero di via Venti Settembre, renderà l’Italia più competitiva. Servono i fondi, però. L’operazione costa un miliardo. Per racimolare il denaro necessario non è da escludere che i penta-leghisti mettano mano alle partite Iva.
Gli asili nido
Tra i pallini dei Cinque Stelle, oltre al reddito e di cittadinanza, ci sono gli aiuti da garantire alle famiglie per gli asili nido.
L’accelerazione che vuole dare il Governo alle riforme non piace ai mercati. Lo spread è in salita. E l’Unione europea rappresenta uno scoglio difficile da superare. Sul punto Matteo Salvini è stato netto: “Questo è il governo del cambiamento, non ha paura di due rimbrotti e minacce che arrivano da qualche parte”