Il governo si accolla il debito storico di Napoli

Pronti 1,3 miliardi da restituire in vent’anni, Manfredi adesso può respirare

NAPOLI – L’emendamento c’è, gli aumenti delle imposte pure: il governo concede all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gaetano Manfredi (nella foto) una boccata di ossigeno dal punto di vista finanziario, ma con l’impegno di un aumento delle entrate e di una razionalizzazione delle spese. Parliamo di circa 1,3 miliardi di “aiuto”, spalmati su 20 anni. Il Comune si impegna da parte sua a firmare un accordo con il governo per il ripiano del disavanzo attraverso l’ incremento dell’addizionale Irpef, una addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale e aeroportuale per passeggero, l’incremento delle riscossione delle entrate, l’aumento dei canoni di locazione e di concessione del patrimonio immobiliare, la razionalizzazione delle società partecipate e una serie di transazioni con i creditori. “Abbiamo ottenuto un risultato”, commenta l’assessore al Bilancio, Pier Paolo Baretta, “che rappresenta una vera svolta.La cifra complessiva di 1 miliardo e 300 milioni per Napoli costituisce un inizio valido per poter ripartire e finalmente riorganizzare il bilancio comunale . Ora spetta a noi fare la nostra parte, migliorando i servizi da garantire ai cittadini, allargando la platea dei contribuenti, valorizzando il patrimonio e riorganizzando il funzionamento del Comune e delle società partecipate. La durata di vent’anni dell’accordo”, aggiunge Baretta, “ci assicura che Napoli non sarà lasciata sola nel suo percorso di risanamento e potrà ricevere altri contributi che poi verranno decisi in futuro. Da questo punto di vista appare giusto che anche le altre Città metropolitane in difficoltà finanziaria potessero aderire. La solidarietà è la prima forma del buon governo”. Comprensibile la soddisfazione di Baretta, molto meno l’entusiasmo di alcuni esponenti politici, considerato che, come dicevamo, per i cittadini di Napoli è in arrivo una stangata, per non parlare di quella “razionalizzazione” delle partecipate, che tradotto dal politichese significa tagli, tagli, tagli. “E’ una norma molto importante”, commenta all’Ansa il sindaco Manfredi, “che aiuta in maniera significativa non solo dal punto di vista finanziario il Comune di Napoli ma apre un nuovo scenario per dare una risposta ai Comuni in difficoltà finanziaria con norme che consentono all’ente non solo di avere un sostegno per il debito ma anche di ristrutturarlo completamente. C’è sicuramente un cambiamento”, avverte Manfredi, “ma anche una grande assunzione di responsabilità perché il governo ha dato fiducia a Napoli e adesso la città deve dimostrare di meritare questa fiducia e lo faremo con grande impegno rispondendo alle necessità dei cittadini e dimostrando che saremo in grado di governare con grande efficienza e qualità”.

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