Il M5S compie 10 anni, ma i dissidenti vogliono ‘fare festa’ a Di Maio e Rousseau

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse Nella foto Luigi Di Maio

ROMA – Il Movimento 5 Stelle compie dieci anni. Partiti da un ‘vaffa…’ e il blog di un comico, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio sono riusciti a creare una forza politica che in meno di due lustri è arrivata a conquistare la maggioranza relativa del Parlamento italiano e il governo dell’Italia, portando il dibattito politico sul tema della democrazia diretta.

In questa cavalcata non sono mancati giorni di esaltazione, ma anche di tensione, soprattutto all’apice del successo. E ora, al momento di spegnere le candeline per un traguardo importante, il mondo pentastellato sembra essersi capovolto. Come dice Roberto Fico, “in questi anni abbiamo fatto un grande percorso, ma le difficoltà più grandi siamo sempre stati noi stessi e la nostra gestione”. C’è infatti una sacca di malcontento che sta montando giorno dopo giorno, da quindici mesi a questa parte, da quando i vertici M5S hanno deciso di derogare alla purezza delle origini, quella del “mai alleati con nessuno”, per dare vita prima all’esecutivo con la Lega e ora a quello con il Pd, dopo la crisi estiva e lo scontro con Matteo Salvini.

I dissidenti si sono riuniti lo scorso fine settimana in Toscana, elaborando un documento ribattezzato ‘Carta di Firenze’, pubblicato online su un sito appositamente creato e online dalla mezzanotte del giorno del ‘compleanno’ del Movimento. Tra i punti principali del testo, c’è la richiesta di azzerare la figura del capo politico per “ristabilire un rapporto paritetico fra gli eletti a ogni livello e la base”.

L’altro grande tema, invece, è quello di sfilare la piattaforma Rousseau, cuore pulsante dell’attività politica dei Cinquestelle, all’associazione presieduta da Davide Casaleggio, figlio del co-fondatore. Non mancano ovviamente le accuse, in particolar modo quella di aver “rinunciato ai propri principi identitari”. Luigi Di Maio, però, non raccoglie la provocazione: “Dieci anni sono tanti, ma abbiamo ancora tanto da fare. Un percorso lungo, intenso e ricco di emozioni che ci ha fatto crescere pensando sempre al bene dei cittadini – dice il leader -. Buon compleanno al Movimento 5 Stelle”.

Sceglie la stessa linea pure Grillo

“Se siamo riusciti ad allearci con il Pd (e loro con noi) possiamo vederla in due modi, necessità di poltrone oppure uno step evolutivo della politica”. La priorità del comico genovese è ‘spegnere le candeline’ (“Il Movimento si è stampato nella realtà”), guardando al futuro: “Se riusciamo a superare le trappole anti-istrione iniziamo ad intravedere qualcosa di davvero nuovo”.

La prima prova del ‘nuovo’ M5S sarà a Napoli, il 12 e 13 ottobre prossimi, per ‘Italia a 5 Stelle’, quando Di Maio e il gruppo di testa porteranno il taglio dei parlamentari in ‘regalo’ alla sua base, mentre una parte dei suoi compagni di viaggio proverà a ‘fargli la festa’. (LaPresse)

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