Il Milan batte il Sassuolo, sorpassa l’Inter e guadagna il terzo posto

MILANO – Non sarà spettacolare, ma è tremendamente efficace. E concreto. Il Milan blinda ancora una volta la propria porta, supera un coriaceo Sassuolo approfittando nel primo tempo dell’autorete di Lirola su un calcio d’angolo e mette tre punti in cascina importanti nella corsa verso la Champions League.

Il successo di misura di San Siro (1-0) vuol dire soprattutto sorpasso all’Inter, a due settimane dal derby, e terzo posto alle spalle di Juventus e Napoli. Uno scenario impensabile se si pensa alla situazione delle due squadre prima della pausa invernale. Merito di Gattuso, che è riuscito a dare un’identità e un’impronta alla sua squadra, e della coppia Leonardo-Maldini, che sul mercato a gennaio ha piazzato il doppio colpo Paquetà-Piatek che ha portato qualità, gol e lampi di classe in rosa.


Romagnoli e compagni non hanno offerto una prova scintillante

La scarsa vena dei centrocampisti e un Piatek, per la prima volta a secco in rossonero in campionato, poco ispirato – hanno saputo soffrire nei momenti in cui gli emiliani si sono fatti insidiosi dalle parti di Donnarumma portando a casa il successo senza grossi affanni anche grazie all’espulsione a metà ripresa di Consigli, che ha tolto energie e vigore agli ospiti.


Gattuso sceglie Calabria e Rodriguez come terzini

Kessiè stringe i denti in mezzo al campo, davanti Piatek è affiancato da Suso e Calhanoglu nel tridente. Gli ospiti si affidano in attacco a Djuricic ‘falso nove’ con Berardi e Boga a supporto. Il primo tempo dei rossoneri ricorda per certi versi quello di qualche giorno prima in Coppa Italia contro la Lazio.

Nonostante qualche lampo di Calhanoglu e Paquetà i rossoneri non riescono a innescare Piatek. Viceversa il Sassuolo gioca senza timore reverenziali e dà l’impressione di esser messo meglio in campo, anche perché Kessiè e Bakayoko non sono nella loro miglior serata e appaiono in debito d’ossigeno.

Non è casuale quindi che la prima opportunità la creino proprio gli ospiti. Lirola affonda a destra, crossa in mezzo per Djuricic che di esterno anticipa Romagnoli e chiama Donnarumma a un difficile intervento. Questo Milan, come detto, non sarà forse bello a vedersi ma di certo sa far male alla prima mezza occasione. Come al 35′, quando il corner tagliente di Suso dopo una torre di Locatelli si tramuta in gol grazie al tocco sporco di Musacchio deviato da Lirola a porta sguarnita. La reazione del Sassuolo è veemente e preventivabile, perché se c’era una squadra che fino a quel punto avrebbe meritato il vantaggio era quella di De Zerbi.


Il calcio è fatto di momenti

Passata la burrasca subito dopo l’autogol, tra il palo esterno colpito dallo scatenato Boga, una punizione insidiosa di Berardi e un tentativo dalla distanza dell’ex dal dente avvelenato Locatelli, il Milan in avvio ripresa sembra prendere le distanze al Sassuolo. Soprattutto quando a meno di mezzora dalla fine i neroverdi rimangono in dieci per l’espulsione di Consigli.

Il rosso al portiere costringe De Zerbi a rivedere i propri piani d’assalto, inserendo Pegolo e togliendo il luogotenente Magnanelli. Il Diavolo, in debito d’ossigeno in molti dei suoi elementi, non sfonda nonostante la superiorità numerica, anche se Kessiè in un paio di occasioni in contropiede ha sui piedi il pallone del 2-0. Non che il Sassuolo faccia di più: il muro di gomma del Milan respinge i tentativi disperati di Matri e Berardi. E così, al triplice fischio di Valeri, il sorpasso all’Inter è servito. Per ora a Gattuso può bastare così.

(LaPresse)

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