MILANO – La caduta del Milan a San Siro contro la Fiorentina apre il processo in casa rossonera e Marco Giampaolo ora rischia davvero l’esonero. Il Diavolo è apparso un agnellino al cospetto della Fiorentina di Ribery (rigore procurato e gioiello finale) e Chiesa (che ha anche sbagliato un rigore) e degli autori dei primi due gol Pulgar e Castrovilli. Un 1-3 senza appello con Musacchio espulso in avvio di ripresa e Donnarumma che ha evitato un passivo peggiore. Di Leao il gol della bandiera. Due vittorie e quattro sconfitte in sei gare, con la zona retrocessione vicinissima. Crisi vera e nonostante la fiducia espressa dai dirigenti nei giorni scorsi, la panchina dell’ex tecnico della Samp scricchiola pericolosamente.
Giornata sofferta ma positiva per il Napoli, che batte 2-1 il Brescia con Mertens e Manolas, e che riesce a rendere inutile il primo gol di Balotelli con la maglia delle rondinelle. Nell’ultima mezzora la squadra di Ancelotti, rimasta senza difensori centrali per gli infortuni del greco e di Maksimovic ha patito parecchio, ma ha evitato una nuova beffa. Tre punti importanti che portano gli azzurri da soli al quarto posto, in attesa di Parma-Torino di questa sera.
Nelle altre gare di giornata bene le romane. La Lazio ha calato il poker in faccia al Genoa: 4-0 con reti di Milinkovic-Savic, Radu, Caicedo e Immobile (che abbraccia e fa pace con Simone Inzaghi). La Roma passa a Lecce con un gol del solito Dzeko. La zona Champions è più vicina e le incertezze delle ultime partite un po’ più lontane. Frena, invece, il Cagliari che pareggia in casa col Verona pochi giorni dopo l’exploit del San Paolo. A Castro ha risposto Faraoni. In chiave salvezza tre punti d’oro per l’Udinese che piega il Bologna con una zuccata di Okaka.