Il ministro degli esteri russo: “Si rischia la terza guerra mondiale”

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

MOSCA – “Si rischia la terza guerra mondiale”. E’ il monito lanciato dal ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in risposta alla provocazione del segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin secondo il quale Mosca esca “indebolita dal conflitto”. Lavrov ha spiegato che “ “la Nato consegnando armi all’Ucraina, è di fatto in guerra contro Mosca”.

Vertice in Germania

Previsto per oggi nella base militare di Ramstein, in Germania, il vertice dei 40 Paesi sostenitori dell’Ucraina organizzato dagli Stati Uniti per “concordare le prossime mosse”. E, secondo il capo dello Stato maggiore congiunto degli Stati Uniti, massimo esponente della Difesa statunitense, Mark Milley “le prossime settimane saranno molto, molto critiche”. E ha poi aggiunto: “Il punto principale del vertice è quello di garantire a Kiev il supporto che occorre per poter resistere alla Russia e, per usare l’espressione usata ieri dal capo del Pentagono, Lloyd Austin, vincere la guerra”. Ma “gli ucraini hanno bisogno un supporto continuativo per poter avere successo sul campo di battaglia. E questo è, principalmente, lo scopo di questa conferenza”. 

Il bilancio

Secondo il Regno Unito in 65 giorni di guerra la Russia “ha perso almeno 15 mila soldati in Ucraina, oltre a 2000 mezzi corazzati, 60 elicotteri e aerei”, mentre da Mosca fanno sapere che le perdite umane ammonterebbero a 1.351 militari. Ora secondo gli analisti americani Putin “farà ampiamente ricorso all’artiglieria pesante, cercando di distruggere la resistenza ucraina prima di muovere fisicamente le truppe”, anche se “molte unità dell’esercito russo sono ora alle prese con una grave carenza di truppe: alcune avrebbero perso fino al 30 per cento dei militari”.

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