ROMA – Gualtieri difende la manovra partorita dal governo giallorosso e critica chi, tra gli alleati, fa ostracismo. A loro suggerisce di “evitare di fare opposizione al posto di Salvini”. Ora la legge di bilancio dovrà passare in Parlamento
Lavoro condiviso
La manovra, spiega Gualtieri, è frutto di un lavoro condiviso. Ha difeso la tassa sulla plastica, sugli zuccheri e sui giganti del web, rimarcando che l’attuale governo è riuscito “a congelare l’Iva” e a garantire “il sostegno a lavoro, investimenti e Welfare”.
Riusciti nell’intento
“Siamo riusciti – ha continuato – a fare quello che tutti fino a poco fa ritenevano impossibile: evitare 23 miliardi di aumento automatico dell’Iva con una manovra che non è di lacrime e sangue. Tutto ciò garantendoci importanti margini di flessibilità, ma senza scontri con l’Europa e con lo spread che è calato di oltre 100 punti, il che significa svariati miliardi risparmiati in spesa di interessi”.
Via all’iter d’approvazione
Una volta definita, la legge di bilancio, ha aggiunto il tecnico, deve passare per l’approvazione del Parlamento che “è sovrano e potrà modificare e migliorare il testo, a saldi invariati. Noi incoraggeremo questo lavoro della maggioranza – ha proseguito – e ascolteremo le opposizioni, così come dialogheremo con le forze sociali e produttive e con i settori toccati dalle misure. Abbiamo voluto concludere la fase di preparazione proprio per consentire al Parlamento di svolgere pienamente il proprio compito contrariamente a quanto è avvenuto l’anno scorso”.
No aumento tasse
“Se guardiamo alle tasse – ha spiegato Gualtieri – le uniche veramente nuove sono tre: sulla plastica ‘usa e getta’, sugli zuccheri contenuti nelle bevande, sui giganti del web. Mi sento di difenderle come tasse di scopo utili per l’ambiente e la salute. La plastica monouso, perché nel medio periodo incentiva l’impiego di materie prime compatibili con l’ambiente e promuove la trasformazione industriale. Lo zucchero, perché oggi l’incidenza dell’obesità in Italia tra i ragazzi fino a 12 anni è superiore alla media dell’Unione europea. E sui giganti del web non penso che sia necessario aggiungere molto. Nel loro insieme valgono 2 miliardi”. E sulle auto aziendali “non si tratta di una tassa, ma della riduzione di un sussidio finanziato attraverso la fiscalità generale. Riduzione che è superiore alla media Ocse e oggi va indistintamente anche ai veicoli molto inquinanti”.