Il modello del Nord Est Italia per portare l’hub commerciale a Grazzanise

Il sindaco Enrico Petrella: "Un polo aeroportuale con Capodichino e Pontecagnano". De Luca può sbloccare il progetto prima della fine della legislatura

Il governatore Vincenzo De Luca e il sindaco Enrico Petrella

CASERTA – Un hub commerciale a Grazzanise, da realizzare sfruttando la pista del 9° Stormo ‘Francesco Baracca’: per dare concretezza a questa idea, un modello da seguire, che ha ampiamente dimostrato, in questi anni, di funzionare, c’è già. Quale? Quello del Nord Est Italia. Sicuramente, le sue dinamiche imprenditoriali e geografiche sono ben diverse da quelle del Meridione, ma è possibile ricalcare quello schema, adattandolo al contesto campano.

“È necessario che si inizi a parlare di polo aeroportuale”, ha fatto sapere Enrico Petrella, sindaco di Grazzanise. Il riferimento dell’amministratore è proprio a quanto è stato messo in piedi nell’area tra Lombardia e Veneto, che vede protagonisti gli scali di Venezia, Treviso, Verona e Brescia-Montichiari. Di questi, i primi tre si occupano prevalentemente del trasporto passeggeri, arrivando a movimentare circa 15 milioni di persone in un anno (il dato è del 2022). Brescia, invece, ospita attività cargo, muovendo quasi 39mila tonnellate di merce ogni 12 mesi: parliamo di un’infrastruttura che è cresciuta in modo deciso e costante, diventando una delle principali basi di smistamento della corrispondenza aerea e siglando accordi importanti con società dell’e-commerce.

Insomma, la coesistenza in una stessa area territoriale di aeroporti per passeggeri e hub commerciale è possibile. E per quanto riguarda Grazzanise, lo step decisivo da compiere, per dare un forte impulso a questo progetto, è considerare il futuro scalo del Basso Volturno non come un’entità a sé stante, ma, per garantire la sua sussistenza economica, inquadrarlo in un concetto di polo aeroportuale con Capodichino e Pontecagnano. Ed è un concetto che è stato possibile leggere, tra le righe, nell’intervento di Fulvio Bonavitacola, vicepresidente della Regione Campania, durante l’evento di venerdì, a Pastorano, organizzato da Gennaro Oliviero, presidente del consiglio regionale.
Il numero due del governatore Vincenzo De Luca si è soffermato alcuni minuti su Grazzanise e ha evidenziato l’esigenza di coinvolgere Gesac, il gestore dello scalo partenopeo e di quello salernitano, per capire come concretizzare l’hub.

Insomma, la Gesac (Gestione servizi aeroporti campani) andrebbe a fare, se l’operazione dovesse andare in porto, ciò che fa il Gruppo Save per il Polo aeroportuale Nord Est.

Il vicepresidente Fulvio Bonavitacola

“Grazzanise – ha dichiarato Bonavitacola – deve essere utilizzato. Una cosa non si può fare: avere un’infrastruttura di quelle dimensioni abbandonata. Abbiamo avviato un approfondimento per capire in che modo Grazzanise può intercettare una domanda di traffico merci. Approfondiremo modalità integrate, per capire come raggiungere un punto di equilibrio economico-finanziario tra la gestione e i ricavi. E dobbiamo discutere di questo con il gestore, cioè con la Gesac. Faremo un tavolo tecnico. Grazzanise deve avere una sua funzione importante come perno del sistema aeroportuale campano”.

Bonavitacola ha dato pure garanzia sul fatto che non si tratta di un’operazione-slogan, cioè da annunciare ora perché alle porte ci sono le elezioni regionali. “Non lanceremo slogan, ma faremo una proposta quando sarà matura nei suoi presupposti e nelle sue prospettive”.
Parole che fanno ben sperare Enrico Petrella: “Siamo arrivati a un punto importante: sembra ormai superato il problema di dover capire come procedere per tentare di dare concretezza al progetto aeroporto. C’è una strada tracciata. E chiedo che venga percorsa subito. Mi riferisco all’organizzazione del tavolo con la Gesac. È chiaro che serve puntare a un polo aeroportuale, integrando Grazzanise con gli altri scali già presenti in Campania. E per riuscirci serve l’appoggio di Gesac. Mi auguro e spero che la Regione proceda a deliberare su questa infrastruttura, che sarà importantissima per tutto il Meridione, prima della fine della sua legislatura”.

Insomma, la giunta De Luca, dopo aver già messo sul tavolo i 100mila euro per lo studio di fattibilità affidato all’Acamir, potrebbe gettare le basi per l’operazione nei prossimi mesi. E il fatto che sull’argomento si sia espresso con forza Bonavitacola significa che il progetto ha la benedizione del governatore. L’eventualità di dover garantire al futuro scalo gazzanisano una quota di trasporto passeggeri non preoccuperebbe più il presidente della giunta regionale (fino a qualche tempo fa freddo sul punto). Logicamente, si teme però che questa accelerata sia condizionata dall’avvicinarsi delle elezioni, un timore che – dopo le passate promesse disattese – persiste nonostante le rassicurazioni di Bonavitacola.

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