NAPOLI (Luca Masotto) – Brusca frenata del Napoli che sbatte contro il muro dello Spezia, cade al ‘Maradona’ per 1-0 e si sgancia nella corsa alla vetta lasciando andar via Inter e Milan. Timida e poco lucida, aggressiva solo a sprazzi, la squadra di Spalletti chiude il 2021 con la terza sconfitta casalinga della stagione, la più pesante viste le conseguenze per la classifica. I nerazzurri sono ora distanti sette lunghezze e anche il Diavolo si allontana. Senza Insigne, Osimhen e Koulibaly non è riuscita ribaltare il match contro i liguri, abili nello sfruttare al meglio l’autogol di Juan Jesus nel primo tempo e di reggere all’urto dei partenopei, troppo imprecisi sotto porta nonostante gli assalti continui. E’ mancata la qualità, il guizzo, la fantasia e soprattutto quel Napoli concentrato e vivo che aveva piegato a San Siro il Milan. Il regista Lobotka, inserito dal primo minuto, non è riuscito a dettare mai il ritmo, gli attaccanti con Mertens, Politano e Lozano non sono riusciti a graffiare. Motta con questa vittoria, costruita con coraggio e intelligenza, salva al momento la sua panchina nonostante si facciano i nomi di Maran e Giampaolo per sostituirlo. Il Napoli è apparso stanco e con poca benzina finendo per cadere nella trappola tattica dello Spezia, che ottiene un risultato di prestigio che lo allontana dalla zona retrocessione, staccando il Genoa, terz’ultimo, a cinque punti.
Spalletti opta quattro cambi rispetto alla gara contro il Milan con Di Lorenzo che si riprende la fascia destra al posto di Malcuit. In mezzo al campo il regista Lobotka per far rifiatare Demme con Anguissa confermato al suo fianco. Al posto di Elmas dal primo minuto c’è Politano, dentro Lozano nei tre dietro l’unica punta Mertens preferito a Petagna. Nei liguri Motta conferma la squadra che ha pareggiato con l’Empoli, unico cambio è in attacco con Agudelo a fare coppia con Manaj dal 1′. La squadra di Spalletti ha subito una buona occasione con Rrhamani che ruba palla sulla trequarti e serve Zielinski che di destro non trova la porta di Provedel. Lo Spezia risponde subito con Manaj (colpo di testa sopra la traversa) dimostrando di voler interpretare al meglio la partita senza arretrare e chiudersi ma provando invece anche a colpire non stravolgendo dunque la filosofia tattica di Motta. Con il passare dei minuti il Napoli, meno arrembante, lucido e aggressivo rispetto alla ar contro il Milan, cresce per velocità e intensità. Mertens in un paio di occasioni ci prova prima con un destro potente dalla linea di fondo e poi con un colpo ad incrociare che sfiora il palo. Pericoloso anche Politano che di sinistro colpisce l’esterno della rete sul primo palo. Ma i liguri reggono l’urto con ordine. E proprio nel momento di massima spinta lo Spezia viene premiato per il coraggio portandosi in vantaggio grazie ad una autorete di Jean Jesus. Il difensore azzurro legge male un calcio piazzato di Bastoni e a centro area nel tentativo di respingere infila di testa nella propria porta. Il Napoli reagisce subito alzando il baricentro e spingendo sugli sterni. Di Lorenzo crossa rasoterra e sorprende il portiere ospite che respinge di piede deviando il pallone fuori dalla propria area, poi è Anguissa a proporsi. Il camerunense va giù in area di rigore dopo aver arpionato un assist di Mertens ma per l’arbitro non c’è falo. Spalletti si sbraccia, chiede forza e continuita. Ma per evitare la terza sconfitta casalinga ai partenopei serve qualcosa in più di quanto visto nel primo tempo.
Nella ripresa il tecnico toscano cambia Mertens e inserisce come centroboa Petagna per dare fisicità dentro l’area. La squadra appare più solida e determinata ma il cambio di passo tarda ad arrivare.
Lozano prima con un destro al volo su punizione colpisce splendidamente ma alto sopra la traversa, poi va a segno al 53′ ma il gol è viziato da un evidente fuorigioco in fase di costruzione.
Lobotka vive una notte da regista senza idee, incapace di dare un guizzo. Lo Spezia ne approfitta per gestire con equilibrio senza farsi prendere dall’ansia e sfiora anche il raddoppio non sfruttando con Amian una invenzione in area di Maggiore. I minuti passano e il Napoli continua a testa bassa a sbattere contro il muro spezzino. Lozano fallisce una occasione a porta vuota facendosi respingere a botta sicura da Erlic, poi è Zielinski che di destro non riesce ad angolare la conclusione facendo terminare il pallone silla bracia di Provedel.
Lo Spezia è abile nel cercare di rallentare il gioco, spezzare il ritmo ai partenopei che appaiono stanchi e soprattutto poco lucidi.
Spalletti decide di inserisce Ounas per Zielinski, poi Demme e Ghoulam per Politano e Mario Rui. Altro assalto, ma la serata è stregata.
Elmas scheggia la traversa nei minuti di recupero e il risultato non cambia.
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