ROMA – “Apriamo il nostro cuore ai rifugiati, facciamo nostre le loro tristezze le loro gioie, impariamo dalla loro coraggiosa resilienza e così tutti insieme faremo crescere una comunità più umana, una sola grande famiglia”. Lo ha detto Papa Francesco al termine dell’Angelus, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. “Unisco la mia voce a quella dei vescovi del Myanmar che la scorsa settimana hanno lanciato un appello richiamando all’attenzione del mondo intero l’esperienza straziante di migliaia di persone che in quel Paese sono sfollate e stanno morendo di fame. Noi supplichiamo, dicono loro, con tutta la gentilezza di permettere corridoi umanitari e che chiese, pagode, monasteri, moschee, templi, come pure scuole e ospedali, siano rispettati come luoghi neutrali di rifugio. Che il cuore di Cristo tocchi il cuore di tutti portando pace nel Myanmar”.
(LaPresse)