CITTA’ DEL VATICANO – “Anche oggi tante persone, spesso senza dirlo, in modo implicito, vorrebbero ‘vedere Gesù’, incontrarlo, conoscerlo. Da qui si comprende la grande responsabilità di noi cristiani e delle nostre comunità. Anche noi dobbiamo rispondere con la testimonianza di una vita che si dona nel servizio”. Così Papa Francesco prima dell’Angelus dalla Biblioteca del Palazzo apostolico vaticano.
Il messaggio del papa
“Si tratta – aggiunge – di seminare semi di amore non con parole che volano via, ma con esempi concreti, semplici e coraggiosi. non con condanne teoriche, ma con gesti di amore. Allora il Signore, con la sua grazia, ci fa portare frutto, anche quando il terreno è arido a causa di incomprensioni, difficoltà o persecuzioni o pretese di legalismi o moralismi clericali. Questo è terreno arido. Proprio allora, nella prova e nella solitudine, mentre il seme muore, è il momento in cui la vita germoglia, per produrre frutti maturi a suo tempo. È in questo intreccio di morte e di vita che possiamo sperimentare la gioia e la vera fecondità dell’amore che sempre si dà nello stile di Dio, vicinanza, compassione, tenerezza”.
(LaPresse)