Il piano per riaprire le discoteche: dal primo luglio e con il green pass

Luglio si avvicina, così coma la riapertura delle discoteche e sale da ballo. Ma in sicurezza. Entro due giorni il protocollo con le regole come l’utilizzo del green pass, ripartenze graduali, capienza, mascherine e distanza andrà al vaglio del Cts

A waiter wearing a face mask to prevent the spread of coronavirus works in a discotheque in Madrid, Spain, early Saturday, July 25, 2020. Nightlife is becoming the new target of Spanish authorities attempting to contain a spike in coronavirus infections since the country ended a lockdown. The Catalonia regional government has shut nightlife venues in Barcelona, and on Friday officials in Madrid said they were considering a similar step. (AP Photo/Manu Fernandez)

ROMA – Il governo pensa alla riapertura delle discoteche e sale da ballo ferme al palo oramai da più di un anno, ma in assoluta sicurezza. Per il governo se ne fa carico il segretario della Lega Matteo Salvini che, dopo un confronto con Maurizio Pasca del Sindacato locali da ballo (Silb) aderente alla Fipe ha dichiarato: “Dal primo luglio le discoteche devono poter riaprire, pur se in totale sicurezza. È sempre meglio un divertimento sano e controllato, del casino, delle ammucchiate e dei rave party fuori da ogni regola”. Entro due giorni il protocollo con le regole come l’utilizzo del green pass aperture graduali, capienza, mascherine e distanza andrà al vaglio del Cts.

Apertura dal primo luglio

Sembra procedere la macchina organizzativa per la riapertura delle discoteche e delle sale da ballo soprattutto grazie all’impegno del segretario della Lega Matteo Salvini e del ministro dello sviluppo economico, il leghista Giancarlo Giorgetti assieme ai sottosegretari alla Salute, Andrea Costa (Noi con l’Italia) e Pierpaolo Sileri (M5S).

Il sì dei esperti

Per la riapertura c’è anche l’assenso degli esperti come infettivologi e epidemiologi che collaborano con il ministero della Salute, Roberto Speranza. Si va verso l’accesso alle piste da ballo con green pass, che attesti l’avvenuta vaccinazione, l’avvenuta guarigione o l’esito negativo di un tampone fatto nelle ultime ore e con utilizzo di mascherine, distanziamento e capienza limitata. A Salvini che vuole evitare ogni tipo di discriminazione verso i gestori dei locali notturni fa eco la Silb: “la gente va a ballare ovunque, dalle piazze ai bar, mentre noi restiamo chiusi”. E il leader della Lega Aggiunge: “Consentire di riaprire a chi è guarito, è stato vaccinato o tamponato che tipo di pericolo può creare? Mi auguro che domani il Cts decida di riaprire i locali come si sta facendo nel resto del mondo”.

Costa ottimista

Il sottosegretario alla Salute Costa appare possibilista sulla riapertura delle discoteche dal primo luglio: “Ho incontrato i rappresentanti di questo importante settore, che dà lavoro a centomila persone e, pur se comprensibilmente provati da sedici mesi di stop, li ho trovati disponibili a discutere e a mediare nell’interesse di tutti. Si farà quel che è necessario ma niente distanziamento sulla pista da ballo: imporlo sarebbe solo ipocrita”.

L’accordo

E così si dovrebbe trovare un accordo secondo Costa su: la data della prima serata (primo luglio?) il green pass per accedere, la riapertura graduale partendo dai locali all’aperto e non a capienza piena, l’uso delle mascherine sempre, tranne che in pista. “Parlerò domani (oggi) con il ministro Speranza e chiederò che il Cts si esprima in due giorni. Il resto del tempo serve ai locali per organizzarsi. Intanto si vaccineranno altre 12 milioni di persone. Dobbiamo anche a loro, per la fiducia che stanno dimostrando, la riapertura delle discoteche”.

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