NAPOLI – Killer in azione ieri sera a Ponticelli. Nel mirino dei sicari è finito Bruno Solla. Centrato dalle pallottole a pochi passi dall’Ospedale del Mare, il 60enne è deceduto all’interno del pronto soccorso del presidio di Napoli Est. Le indagini sull’agguato di camorra sono state affidate agli agenti di polizia. Solla scampò già da un agguato nel 2017, quando venne pestato e accoltellato. Questa volta l’ordine dei mandanti era togliergli la vita. I killer hanno raggiunto l’obiettivo in viale delle Metamorfosi e hanno fatto fuoco. Troppo gravi le ferite riportate dalla vittima, deceduta in ospedale. L’omicidio è da inquadrare nell’ambito della faida di Ponticelli. La guerra di camorra non si è arrestata nemmeno dopo che a fine novembre il blitz delle forze dell’ordine ha decapitato il clan De Luca Bossa, da anni in lotta con i De Micco e i De Martino per il controllo delle piazze di spaccio e degli altri business criminali tra le palazzine di edilizia popolare della periferia Est. Solla era ritenuto elemento di spicco della cosca dei Sarno. Si tratta di un gruppo criminale che negli anni si è sciolto. I superstiti sono confluiti proprio nel clan De Luca Bossa. Il raid di ieri sera è avvenuto dopo che a Ponticelli erano circolate voci sulla possibilità di rimettere in piedi la cosca del Lotto Zero dopo gli arresti e le uccisioni eccellenti avvenuti negli ultimi mesi. Pare che a rappresentare una minaccia per i De Micco e i De Martino fossero proprio gli ex Sarno. L’ipotesi più probabile riguarda proprio la volontà dei Bodo e degli ‘XX’ di fermare sul nascere la minaccia. Solla è stato ucciso a colpi di pistola. Al 60enne è stato riservato lo stesso destino del fratello Salvatore il 23 dicembre 2016 con 14 colpi di pistola. Un’esecuzione in piena regola a conferma che la faida di Ponticelli è tra quelle più sanguinarie che stanno mettendo a ferro e fuoco la città di Napoli. Non va dimenticato, inoltre, che quello di ieri è stato il terzo agguato messo a segno in quella zona della periferia Est in poco meno di due mesi.
Gli spari nella zona in cui è stato ferito il 22enne poche settimane fa
In salita le indagini degli agenti di polizia, che ieri sono dovuti intervenire in via delle Metamorfosi per la segnalazione dell’esplosione di colpi di arma da fuoco. Le pallottole hanno centrato Bruno Solla, 60enne ritenuto elemento di spicco del clan Sarno, uccidendolo. La vittima è deceduta nel Pronto soccorso dell’Ospedale del Mare, dove i poliziotti sono giunti quando Solla era già privo di vita. Gli uomini della Scientifica si sono portati in via delle Metamorfosi, dove sono state trovate tracce ematiche. Poche settimane fa in quella zona vennero esplosi colpi di pistola all’indirizzo di un 22enne. Il giovane venne medicato all’Ospedale del Mare. Ai carabinieri intervenuti dopo la segnalazione dei medici, la vittima raccontò di essere stato assalito da banditi intenzionati a rapinarlo. Le sue dichiarazioni sono ancora al vaglio degli investigatori. E’ ovvio che dopo l’agguato che ieri ha tolto la vita a Bruno Solla, quell’episodio assume una valenza diversa. Non è escluso che anche il raid nei confronti del 22enne possa essere inquadrato nella faida di camorra tra i De Micco-De Martino e i De Luca Bossa. Infatti, nonostante gli arresti e le uccisioni eccellenti negli ultimi mesi, il gruppo del Lotto Zero è ancora attivo a Ponticelli. L’agguato di ieri è la conferma che i Bodo e gli ‘XX’ sono intenzionati a usare la forza per mantenere il potere. Gli affari, dopo gli arresti dei nemici, stanno andato a gonfie vele. Ecco perché qualsiasi minaccia va affrontata con la furia mostrata anche ieri sera.
Terza esecuzione in due mesi
Il blitz portato a termine il 28 novembre scorso ha decapitato il clan De Luca Bossa. In quella occasione le forze dell’ordine catturarono capi e gregari della cosca del Lotto Zero. In carcere anche elementi di spicco dei Minichini, Casella, Reale e Rinaldi. In un solo colpo gli agenti di polizia e i carabinieri hanno spazzato via il gruppo criminale che deteneva il potere a Ponticelli. Da allora i rivali, ovvero gli uomini dei De Micco-De Martino hanno preso sempre più potere. Ad assumere la guida del cartello criminale sono stati i Bodo, la cui furia sta spargendo terrore e sangue tra le palazzine di edilizia popolare della periferia Est di Napoli. Bruno Solla è stata la terza vittima in poco meno di due mesi. Prima del 60enne, ritenuto elemento di spicco dei Sarno, i killer hanno raggiunto Federico Vanacore, ammazzato in pieno giorno a pochi passi da una farmacia, e Pasquale Manna, trucidato mentre era a bordo della sua automobile.
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