Il rimpasto di governo e l’ombra della Russia: la Lega tra gioie e incubi

Benzina sul fuoco per il governo pentaleghista che non riesce più a trovare stabilità. Il governo resta in tilt

Una vittoria e un problema: è il bilancio della giornata ‘leghista’ di ieri. C’è il rimpasto, chiesto a bassa voce, anzi, lasciato intendere ed ottenuto: Lorenzo Fontana agli Affari europei e Alessandra Locale che ha preso le deleghe alla famiglia. E questo è il successo.

La grana scoppiata dopo gli audio pubblicati dal sito BuzzFeed è quella ‘russa’. Stando all’inchiesta giornalistica una delegazione del Carroccio avrebbe incontrato uomini di Putin per trattare un finanziamento. Soldi da Mosca per sostenere il partito di Matteo Salvini in cambio di un’Europa, dove la Lega cerca di contare di più, più vicina al Cremlino.

Benzina sul fuoco per il governo pentaleghista che non riesce più a trovare stabilità. Il governo resta in tilt, scosso: al di là dei disguidi, diversità di veduta e programmi tra le due compagini alleati, c’è l’ombra (presunta) pesante della Russia. Anche se gli stessi grillini non hanno mai disdegnato  del tutto di legarsi all’Est.

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