CASTELLO DI CISTERNA – Emergenza sicurezza a Castello di Cisterna, dove ieri nella notte tra domenica e ieri si è consumato l’ennesimo episodio di violenza. Due giovani sono stati aggrediti da un ‘branco’ composto da almeno quattro o cinque persone. Le due vittime hanno riportato ferite da arma da taglio.
Il motivo? Ancora ignoto. E’ successo (ancora) nel rione 219. Il quartiere popolare fatto di asfalto, cemento e (sempre più anche di) stupefacenti. Ma anche di brave persone che ogni giorno si ritrovano costrette a convivere con un ospite, la criminalità organizzata, che a Castello di Cisterna ha piazzato le tende.
L’ennesima testimonianza arriva da quanto accaduto ieri notte. La vicenda è emersa quando i carabinieri della compagnia locale hanno ricevuto una segnalazione dalla Villa dei Fiori di Acerra. Nella segnalazione si parlava di due persone ferite. E infatti, poco prima, nella casa di cura acerrana si erano presentati un 24enne e un 26enne, il primo di Castello, l’altro di Pomigliano, che hanno raccontato di essere stati aggrediti da sconosciuti.
Da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che i due sarebbero stati picchiati da almeno quattro o cinque persone mentre erano all’interno delle palazzine popolari della 219 di Castello di Cisterna.
I motivi dell’aggressione non sono ancora chiari. Il 24enne ha rimediato una ferita da taglio alla gamba, il 26enne una ferita lacero contusa alla testa e una ferita da taglio all’addome. Indagini in corso da parte dei carabinieri impegnati nel ricostruire l’esatta dinamica della vicenda.
Cosa è successo l’altra notte nel rione popolare di Castello di Cisterna?
Le ipotesi, al momento, sono varie. Non si esclude che possa essersi trattato di un tentativo di rapina. Così come non è da scartare la pista degli stupefacenti. Una ritorsione, forse, una spedizione punitiva. Il 24enne risulta incensurato, mentre il 26enne è un profilo già noto alle forze dell’ordine. Si scava nella vita delle due vittime e sono in corso verifiche sulla versione raccolta dagli investigatori dell’Arma.
L’ondata di violenza continua a travolgere la cittadina. Tra la Cisternina e il rione 219 sono allestite le principali piazze di spaccio dell’intero territorio dell’entroterra nord orientale di Napoli. Un business gestito da una malavita organizzata espressione della camorra della periferia est del capoluogo.