CASAGIOVE – La città ha salutato Alessandro Glaneo (in foto), l’operaio morto in un incidente sul lavoro nel siracusano. I funerali ieri nella chiesa di San Michele Arcangelo. Alle 12 e 30 in centinaia alle esequie del 48enne (foto a destra). Tra cori, fumogeni e applausi dei Fedayn Bronx rossoblù. L’addio a ‘Sasà’, come tutti lo chiamavano. Grande tifoso della Casertana. Stava lavorando in un cantiere stradale. Era in un cestello agganciato ad una gru, che sarebbe stata urtata da un’auto facendolo cadere da diversi metri d’altezza. E’ rimasto ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Policlinico di Palermo per 8 giorni.
Ieri anche l’amministrazione, guidata dal sindaco Giuseppe Vozza ha ricordato il lavoratore 48enne di Casagiove: “La comunità, unita in una profonda tristezza, abbraccia per l’ultimo, commosso saluto un suo figliolo, caduto sul campo di battaglia e di resistenza che è diventato, sempre più, il lavoro. Quel lavoro sul quale la Costituzione fonda la Repubblica Italiana, quel lavoro che, lo Statuto dei Lavoratori aveva elevato a dignità e libertà dal bisogno. Anche la sicurezza è diventata un costo da tagliare. L’organizzazione Internazionale del Lavoro segnala, inascoltata, che ogni anno quasi tre milioni di esseri umani, compresi 12.000 bambini, muoiono per incidenti o malattie contratte sul lavoro. In Italia tre lavoratori al giorno muoiono, lì, sul lavoro, dove avrebbe dovuto vigere, forte e chiaro, il diritto alla sicurezza, oltre che alla remunerazione che rende libero e dignitoso ogni essere umano. Alessandro Glaneo, sposato con Mena, padre di Vincenzo Pio e di Annachiara, figlio, fratello, amico, uno di noi per il quale oggi la città intera piange, solidale con l’immenso dolore dei familiari. Di lavoro si deve vivere, non morire. Perdonaci”.