Il Venezuela espelle l’ambasciatore tedesco, gli Usa rafforzano le sanzioni

Intanto Washington ha annunciato la revoca dei visti per 77 persone legate al governo, siano essi suoi membri o familiari

Juan Barreto/ AFP in foto Nicolas Maduro

CARACAS – Il Venezuela ha ordinato l’espulsione dell’ambasciatore tedesco, Daniel Martin Kriener, dandogli 48 ore di tempo per lasciare il Paese. All’origine della decisione c’è l’accoglienza che il diplomatico europeo ha riservato all’oppositore Juan Guaido, autoproclamato presidente ad interim, quando il 35enne è rientrato nel Paese dal tour nelle capitali latinoamericane. Per cui il governo di Caracas lo ha minacciato di arresto. Intanto, gli Stati Uniti intensificano la pressione sul governo di Maduro, aumentando le sanzioni per tentare di destituirlo.

Interferenze inaccettabili da parte dell’ambasciatore tedesco

Il ministero degli Esteri venezuelano ha accusato il tedesco di “interferenze” del tutto “inaccettabili”, dichiarandolo ‘persona non grata’. Berlino ha reagito affermando che la decisione di Caracas “peggiora la situazione”. Kriener aveva contribuito anche a tentare di portare aiuti umanitari nel Paese, contro la volontà di Maduro.

Si inaspriscono le sanzioni degli Usa

Nel frattempo, Washington ha annunciato la revoca dei visti per 77 persone legate al governo, siano essi suoi membri o familiari. “Continueremo a considerare tutto il governo di Maduro responsabile, sino a quando democrazia e libertà non saranno pienamente ripristinate”. Lo ha affermato il vice presidente americano, Mike Pence. La scorsa settimana gli Usa avevano già revocato 49 visti. E il consigliere alla Sicurezza nazionale, John Bolton, ha anche avvertito che Washington punirà con sanzioni gli istituti finanziari che appoggeranno “le transazioni illegittime a beneficio di Maduro e della sua rete corrotta”.

Venezuela, in pericolo i diritti umani

L’Alta commissaria Onu per i diritti umani, Michelle Bachelet, ha dichiarato che le sanzioni hanno peggiorato l’economia venezuelana e la crisi politica che dal 2015 hanno costretto alla fuga 2.7 milioni di persone. “Il Venezuela mostra anche come il peggioramento rapido delle condizioni economiche e sociali dia luogo a un numero ancora più grande di proteste, a una repressione ancora più grande e a nuove violazioni di diritti civili e politici”, ha detto Bachelet. Affermando che la “situazione è stata esacerbata dalle sanzioni e la crisi politica, economica, sociale e istituzionale attuale che ne è il risultato è allarmante”.

Maduro contro Guaido, il presidente manifesta contro l’imperialismo

Maduro, intanto, ha chiesto ai suoi sostenitori di manifestare “contro l’imperialismo” sabato, per contrastare le proteste pianificate da Guaido, che resta libero nonostante le minacce d’arresto. E le associazioni per la difesa dei giornalisti hanno dato notizia dell’arresto a Caracas del giornalista statunitense Cody Weddle, corrispondente di vari media americani, tra cui l’emittente Abc e il quotidiano Miami Herald. Gli avvocati, ha detto Caros Corres dell’ong Espacio Público, hanno tentato di localizzarlo per fornirgli assistenza. Ma il timore è che sia portato davanti a un tribunale militare.

(LaPresse/AFP/di Agnese Gazzera)

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