Roma, 21 giu. (LaPresse) – “In una lunga serie di incontri e colloqui il ministro Luigi Di Maio ha ascoltato tutti gli attori della vicenda Ilva: l’azienda, i rappresentanti dei lavoratori e dell’indotto, ma non sembrano purtroppo individuabili soluzioni diverse da quella sancita con la firma dell’accordo di cessione dell’acciaieria. L’Ilva è stata ceduta e indietro non si torna. Impensabile, a questo punto, la chiusura, impossibile salvare un numero maggiore di lavoratori di quelli stabiliti in fase di trattativa e ancor inverosimile l’ipotesi di più rivedere le procedure di bando di gara. Di Maio, il governo, hanno le mani legate”. Lo afferma in una nota Vincenza Labriola, deputata di Forza Italia.
e ancora
“Accettino l’idea e si adoperino per intervenire laddove invece è ancora possibile fare qualcosa: la tutela ambientale, le bonifiche, la sicurezza interna agli stabilimenti. Il governo dimostri anche senso di responsabilità investendo quanto necessario sulla salute dei tarantini con una infrastrutturazione ad hoc, perché quella standard ha ampiamente dimostrato di non essere sufficiente. Si trovino al tempo stesso soluzioni sugli esuberi, inevitabili, e si dia ossigeno a un’economia parallela alternativa”.