In auto con un chilo di droga, tre arresti a Marcianise

Trovati dai militari dieci panetti di hashish: erano nascosti sotto il sedile del conducente

MARCIANISE – Stavano percorrendo via Leonardo da Vinci a bordo di una Fiat Grande Punto quando sono stati bloccati dai carabinieri. E, a quanto pare, non si muovevano per fare una semplice passeggiata. Cosa facevano? Trasportavano droga. Dalla perquisizione eseguita dai militari dell’Arma sul veicolo, infatti, sono saltati fuori 10 panetti di hashish, per un peso complessivo di 1.011 grammi, e 205 euro in contanti. I tre presenti nella vettura sono stati arrestati con l’accusa di detenzione a fini di spaccio di stupefacenti: Salvatore Allocca, 49 anni, residente a Crevalcore (provincia di Bologna), ma originario di Marcianise, e Antonio Merola, 24 anni di Santa Maria Capua Vetere, sono finiti in carcere, mentre Monica Rocco, 44 anni di Marcianise e compagna di Allocca, è ai domiciliari. Ad assistere i tre ci sono gli avvocati Alessandro Santoro e Giuseppe Guadagno. I panetti di hashish trovati dai carabinieri della Compagnia di Marcianise, diretti dal capitano Lucio Pellegrino, erano nascosti sotto il sedile del conducente all’interno di una busta di plastica. Nell’auto, i militari hanno anche trovato e sequestrato un’agenda con appunti manoscritti di vario genere, ritenuta molto probabilmente, stando alla tesi degli investigatori, riconducibile alla gestione contabile dell’ipotetica attività illecita di spaccio.

Dopo aver perquisito l’auto, i militari si sono concentrati sull’abitazione di Merola. Qui, con l’ausilio dei carabinieri di S. Maria C.V., hanno trovato altra droga: due involucri in cellophane contenenti 9,06 grammi di hashish e 5,87 grammi di polvere bianca, presumibilmente cocaina, oltre a 930 euro. Soldi e droga sarebbero stati nelle disponibilità della compagna di Merola, I.F., 24 anni, figlia di Monica Rocco. I militari hanno trovato anche in un terreno adiacente alla camera da letto altri 16 involucri contenenti hashish per un peso di 92 grammi e una pistola a salve, priva del tappo rosso, marca Bruni, modello 92 Fs, con caricatore inserito. Gli investigatori non escludono che si tratti di materiale che possa essere stato gettato nel terreno proprio dalla casa di Merola, dato che quando hanno fatto irruzione nella stanza, la finestra che dava sul fondo agricolo era aperta. La 24enne è stata denunciata a piede libero. L’indagine è affidata al pubblico ministero Armando Bosso e questa mattina si terrà l’udienza di convalida. I tre arrestati e la giovane sotto inchiesta senza misura cautelare sono da ritenere, logicamente, innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.

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