NAPOLI (di Angela Garofalo) – ‘Un’ora senza regole’: è lo spettacolo in diretta su OnTheatre scritto e interpretato dall’istrionico duo napoletano, composto da Fabio Canciello e Giovanni Chiacchio in arte i “Senza Regole”. Ospite unico Moses Concas.
Nome omen per la coppia artistica che rivela nello spettacolo l’incipit del loro fare arte; attori, cabarettisti cantanti e tutto ciò che si svolge su un palco che sia davanti ad un pubblico o ad una telecamera per loro, è linfa vitale. “Un’ora senza regole” è il format che reagisce alle chiusure dei teatri puntando sul mezzo digitale ma soprattutto è l’occasione per scoprire la bravura dei due attori-musicisti. Così, alle 21 sul sito www.ontheatre.tv e fino a venerdì 23 aprile, è possibile assistere allo spettacolo mediante biglietto elettronico acquistabile sulla piattaforma. La carica vitale del 19enne Canciello e del 23enne Chiacchio, trascina lo spettatore in uno spettacolo dove la formula magica per reagire alla pandemia, è offerta dai sorrisi, da monologhi inediti, da episodi di teatro magico, dalla musica e da immancabili omaggi al grande Eduardo.
‘Un’ora senza regole’ va in onda e va in scena: cosa racchiude questa formula ‘a distanza’?
Sicuramente fa male non respirare e non sentire quella magia che si ha in teatro: il silenzio del pubblico che resta col fiato sospeso, le risate e gli applausi. Questo nuova formula di fare spettacolo è senz’altro un salvagente per chi sente una totale mancanza per il teatro e per chi ci vive. Siamo giovani ma vogliamo creare una nostra identità, con le nostre idee artistiche, facendoci sentire anche in un momento come questo. Abbiamo scelto di intraprendere un percorso artistico ‘vecchio stampo’ con l’ambizione di lasciare una nostra impronta.
Come sta rispondendo il pubblico?
Molto bene. Questo show ci ha dato la possibilità di essere visti in tutta Italia, e la cosa più bella è stata ricevere complimenti da ogni parte nonostante la lingua predominante fosse quella napoletana. Ciò che desideriamo è di ritornare presto allo spettacolo dal vivo, che finora ci ha regalato sempre grandi soddisfazioni. Il pubblico a noi affezionato non ha mai smesso di seguirci, e questo esperimento ci ha permesso di sconfinare i limiti regionali.
Vi piace sperimentare e questo è un tratto caratteristico del vostro percorso artistico: cosa vi ha sorpreso – che non avevate preventivato – in questa forma adattata di fare spettacolo?
La prima serata. A fine spettacolo c’è sembrato comunque di aver fatto una data in teatro nonostante fossimo sul divano, per lo più in pigiama. Siamo stati orgogliosi quando abbiamo saputo che il nostro show era stato visto anche da persone che vivono a Londra. Inaspettata è stata la bellissima intesa nata con l’artista Moses Concas, unico per ciò che fa.
Da questa esperienza ci sono stati aneddoti o spunti che porterete poi sul palcoscenico, col pubblico in sala?
Certo. Purtroppo vivendo ogni giorno insieme ci capitano delle cose assurde. Ciò che spesso facciamo in scena è semplicemente riportare ciò che è accaduto due ore prima. La nostra forza comica e non solo sta proprio nell’essere un duo. Infatti uno detta e l’altro scrive. Per noi è solo l’inizio perché a breve inizierà il primo grande viaggio: un progetto cinematografico, precisamente un cortometraggio, girato prevalentemente al Teatro Sannazaro con una storia scritta e ideata da noi, omaggiando il grande Teatro italiano.