In vendita il patrimonio immobiliare degli italiani: la maxi dismissione del governo

Già concluse nove gare nel nord del Paese, altre quattro in corso, tra giugno e luglio bandi che riguarderanno il Meridione

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Giuseppe Conte

ROMA – Un patrimonio immenso destinato alla vendita. Tutto per introiti che dovrebbero ammontare a oltre 950 milioni di euro. L’Agenzia del Demanio sta infatti passando al setaccio gli immobili pubblici per contribuire al maxi piano di dismissioni stabilito dal governo centrale. In tutto sono mille e seicento i beni che, tra un decreto specifico e bandi di gara, saranno messi sul mercato.

I numeri della maxi dismissione governativa

Lo ha previsto la legge di bilancio per la quale, grazie ad uno specifico piano di cessione di immobili pubblici, porterà nelle casse dello Stato 950 milioni da qui a dicembre, 150 milioni per il 2020 ed altrettanti per l’anno successivo. Nel programma previsto rientrano immobili di proprietà dello Stato, immobili disimpegnati dalla procedura di trasferimento agli Enti locali con il federalismo demaniale e immobili in uso al Ministero della Difesa non più utili a finalità istituzionali. Da metà febbraio scorso è stato stilato un primo elenco, con castelli, ex caserme, ex carceri, edifici costieri, ex stabilimenti industriali e militari dismessi. Ma anche terreni agricoli, ex aeroporti, accanto ad immobili residenziali come appartamenti, garage e tanti altri. Sono stati oggetto di vendita e verranno inseriti di qui ai mesi a venire in bandi di gara pubblici e procedure ordinarie.

Le gare concluse e quelle ancora da aprire

Nove al momento le gare concluse, tutte dal centro della Penisola in su. Appartamenti, palazzi nobiliari e terreni agricoli dal Veneto al Piemonte passando per la Lombardia. In corso, ad oggi, quattro bandi mentre altri tre sono in programmazione per la prossima settimana. Tra giugno e luglio prossimi, infine, altre gare che riguarderanno molte Regioni del Sud Italia. Procedure e programmi che, dunque, procedono spediti e che riguardano un patrimonio dal valore storico e simbolico probabilmente inestimabile. Un patrimonio degli italiani che il Governo ha messo in vendita e del quale, purtroppo, ci si dimenticherà in fretta.

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