ROMA – Tra gennaio e giugno all’Inail sono state denunciate quattro morti sul lavoro in meno rispetto ai primi sei mesi del 2017, da 473 a 469 (-0,8%). E’ quanto emerge dai nuovi open data Inail, pubblicati sul sito dell’Istituto, secondo cui la diminuzione è legata ai casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 337 a 331, mentre quelli occorsi in itinere, ovvero nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, sono aumentati di due unità, da 136 a 138.
In aumento le denunce di malattia
Dopo la diminuzione registrata nel corso di tutto il 2017, in controtendenza rispetto al costante aumento degli anni precedenti, nel primo semestre del 2018 le denunce di malattia professionale invece sono tornate ad aumentare, registrando un +2,5%, pari a 789 casi in più sullo stesso periodo 2017.
L’analisi
L’analisi territoriale condotta dall’Inail evidenzia un incremento di sette casi mortali nel Nord-Ovest, di 12 casi nel Nord-Est e di due al Centro.
Diminuzioni si riscontrano, invece, al Sud (-9 decessi) e nelle Isole (-16).
I casi regionali
A livello regionale spiccano i 16 casi in più del Veneto (da 43 a 59) e i 12 in più della Calabria (da 5 a 17). Cali significativi si registrano, invece, in Abruzzo (da 28 a 7), teatro nel gennaio 2017 delle tragedie di Rigopiano e Campo Felice, in Sicilia (da 42 a 25) e in Puglia (da 29 a 15).
Casi mortali: meno maschi e più donne
Il decremento rilevato dall’Istituto nel confronto tra i primi sei mesi del 2017 e del 2018 è legato alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono stati nove in meno (da 427 a 418), mentre quella femminile ha registrato cinque casi in più (da 46 a 51). La diminuzione ha interessato solo le denunce dei lavoratori italiani (da 406 a 391), mentre quelle dei lavoratori stranieri sono aumentate di 11 unità (da 67 a 78).
Gli over 50 i più a rischio
Dall’analisi per classi di età pubblicata dall’Inail emerge come una morte su due abbia coinvolto lavoratori di età compresa tra i 50 e i 64 anni, per i quali si è registrato un incremento tra i due periodi di 31 casi (da 203 a 234). In diminuzione, invece, le denunce che hanno riguardano gli under 34 (da 76 a 71), i lavoratori tra i 35 e i 49 anni (da 159 a 132) e gli over 65 (da 35 a 32).