È allerta massima nei servizi di sicurezza di tutta Europa a causa di una serie di incendi dolosi e sabotaggi che hanno colpito i Paesi Baltici, la Germania e il Regno Unito. Secondo quanto riporta il Guardian, le intelligence dei Paesi interessati considerano questi eventi una nuova arma di guerra messa in campo dalla Russia.
Diversi sono i casi sospetti che potrebbero essere legati a un intervento russo nei Paesi europei. Un esempio emblematico è l’incendio che ha colpito un negozio Ikea a Vilnius. In merito a questo episodio, il premier polacco Donald Tusk ha dichiarato che dietro l’incidente potrebbe esserci un sabotatore straniero. Gli investigatori europei stanno esaminando il possibile coinvolgimento russo in vari episodi simili.
In particolare, un incendio doloso nella zona est di Londra è oggetto di indagini per verificare se vi sia una mano russa dietro l’accaduto. Analogamente, un devastante rogo che ha distrutto il più grande centro commerciale della Polonia il 12 maggio scorso è stato collegato a possibili sabotaggi stranieri. Anche in Baviera si sono verificati episodi sospetti, così come a Parigi, dove graffiti antisemiti hanno sollevato preoccupazioni su potenziali atti di destabilizzazione.
Le autorità di sicurezza stanno trattando questi incidenti come parte di una strategia più ampia di guerra non convenzionale. La Russia, secondo le fonti di intelligence, starebbe utilizzando incendi dolosi e sabotaggi per creare instabilità e paura in Europa. Questa tattica mira non solo a danneggiare infrastrutture critiche, ma anche a seminare il caos e minare la fiducia nelle istituzioni locali. I Paesi colpiti stanno rafforzando le misure di sicurezza e intensificando la cooperazione internazionale per contrastare questa nuova minaccia. La coordinazione tra le agenzie di intelligence europee è diventata fondamentale per individuare e prevenire ulteriori atti di sabotaggio. I governi stanno inoltre sensibilizzando la popolazione sui rischi e incoraggiando la segnalazione di attività sospette.