Incendi, Rizzo(M5S):la tragedia della Grecia frutto anche di tagli della Troika

“Quest’anno è toccato alla Grecia, lo scorso anno al Portogallo. Ora brucia la Svezia e l’Italia è sempre ad alto rischio. Queste tragedie palesano la mancanza di efficiente e rapida collaborazione europea nel sistema di difesa militare e civile. "

. / AFP PHOTO / ANGELOS TZORTZINIS
Roma, 25 lug. (LaPresse) – “Quest’anno è toccato alla Grecia, lo scorso anno al Portogallo. Ora brucia la Svezia e l’Italia è sempre ad alto rischio. Queste tragedie palesano la mancanza di efficiente e rapida collaborazione europea nel sistema di difesa militare e civile. Non possiamo andare avanti così. Tutelando le sovranità nazionali ed i rispettivi apparati di difesa e protezione civile va trovato un metodo di collaborazione snello”, così in una nota il Presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati Gianluca Rizzo. “Davanti ad oltre 70 morti e a paesi interi inceneriti dalle fiamme non è pensabile che la solidarietà europea sia affidata esclusivamente alla buona volontà dei singoli governi a tragedia già cominciata. Occorre un sistema di difesa e protezione civile con la più efficiente collaborazione tra Stati europei. In grado di entrare in azione immediatamente di fronte al raggiungimento di un determinato livello di rischio e di pericolo”.

precisa Rizzo

“Non possiamo relegare il concetto di difesa solo alla sfera militare. Ormai le minacce alla sicurezza dei cittadini riguardano anche altri campi ed è necessario per questo una risposta di cooperazione più funzionale. Forze armate moderne devono contemplare nella loro mission molto più che in passato anche questo tipo d’intervento”, continua Rizzo. “Come giustamente ha richiesto il Ministro Trenta al recente vertice Nato bisogna passare dal concetto di spesa militare tradizionale a quello di spesa per la difesa includendo la cyber security ed, aggiungo io, anche quelle per una protezione civile adeguata e moderna. Non si può chiedere piani draconiani per rispettare i parametri economici della UE compresi i tagli del 30% alle dotazioni antincendio della Grecia e poi versare lacrime davanti alla conta dei morti.

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