Incendio Milano, indagini: “Inquilini di via Antonini salvi grazie alla chat di condominio”

Gli inquilini di via Antonini 32, di Milano, il palazzo andato a fuoco ieri pomeriggio, si sono salvati anche grazie alla prontezza del proprietario di un appartamento al 16esimo piano e all'allarme scattato immediatamente sulla chat di condominio.

MILANO – Gli inquilini di via Antonini 32, di Milano, il palazzo andato a fuoco ieri pomeriggio, si sono salvati anche grazie alla prontezza del proprietario di un appartamento al 16esimo piano e all’allarme scattato immediatamente sulla chat di condominio. Lo si apprende da fonti giudiziarie. L’uomo era appena tornato a Milano dalle vacanze e, una volta rientrato a casa, ha avvertito un forte odore acre. Si è affacciato dalla finestra e ha visto uscire dall’appartamento sottostante una coltre di fumo nero. A quel punto, dopo aver dato l’allarme e chiamato i pompieri, ha avvisato gli altri inquilini, mandando un messaggio sulla chat di condominio. Anche se il palazzo è andato a fuoco in appena 15 minuti, tutti i condomini che erano in casa, in tutto una trentina di persone, sono riusciti ad uscire indenni. In molti sono passati per le scale del palazzo, che non si sono riempite di fumo grazie ad un sistema di sicurezza installato sulle porte antipanico che non lascia filtrare il fumo. I proprietari dell’appartamento al quindicesimo piano dal quale si è sprigionato l’incendio erano in ferie da due settimane. L’ultima persona che era entrata nel loro appartamento, da quanto si apprende, è stato il portiere dello stabile che 5 giorni fa era andato ad innaffiare le piante. I vigili del fuoco del Nucleo centrale investigativo, arrivati da Roma, stanno effettuando rilievi in tutto il palazzo e in particolare nell’appartamento per capire quale possa essere stato l’innesco. Dovranno anche stabilire se l’edificio, ultimato nel 2011, possa essere restaurato o se invece debba essere abbattuto perché la stabilità è stata compromessa dalle fiamme.

LaPresse

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