SAN CIPRIANO D’AVERSA – Inchiesta Bardellino: nuovo blitz della polizia scientifica nella casa di via dei Pini 7 a Formia, nel Villaggio del Sole, dove è stato ritrovato il covo-bunker. Le indagini, coordinate dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma e Napoli, sono iniziata dopo il ferimento del 43enne Gustavo Bardellino, nipote di Antonio, considerato dagli inquirenti boss e fondatore del clan dei Casalesi trapiantato nel comune di Formia, avvenuto all’interno di una concessionaria di automobili il 15 febbraio del 2022, dove l’uomo rimase ferito.
Il covo bunker
Antonio Bardellino, il temuto e potente boss del clan dei casalesi ritenuto morto nel 1988 in Brasile, aveva costruito un covo bunker in questa casa. Lo hanno scoperto polizia e carabinieri durante una perquisizione nell’ambito di un’inchiesta dell’Antimafia. Potrebbe invece essere a conoscenza delle dinamiche inerenti l’attentato subito da Gustavo Bardellino presso la concessionaria di auto ed è per questo che Vito Iacopino, 81 anni, domiciliato a Formia, è indagato per favoreggiamento nei confronti dei Bardellino. Iacopino è la persona che ha nella disponibilità la villetta nel Villaggio del Sole che avrebbe acquistato dall’ultima moglie di Antonio Bardellino, la signora Rita De Vita che lo scorso anno soggiornò nello stesso residence a Formia.
Lo scenario
Nell’inchiesta che vede due persone indagate per il tentato omicidio di Gustavo Bardellino avvenuto il 15 febbraio dello scorso anno a Formia, Luigi Diana, 47 anni, originario di Casapesenna e residente a Formia e Giovanni Lubello, 47 anni, originario di Casal di Principe e residente a Formia (ex marito di Katia Bidognetti, figlia del capoclan detenuto Francesco), Iacopino è coinvolto per disposizioni patrimoniali al fine di aiutare persone appartenenti alla camorra. con il fine di eludere le investigazioni dell’autorità giudiziaria. Il Villaggio del Sole a Formia è lo stesso residence in cui trascorreva le proprie vacanze Antonio Bardellino.
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