Inchiesta su Zannini, fari della Procura su Cancello Arnone per il caso Spinosa

CANCELLO ED ARNONE – Rappresentano sicuramente un punto di svolta per ogni indagine: e lo sono anche per quella che ruota intorno al consigliere Giovanni Zannini (nella foto). Parliamo delle perquisizioni e nel caso dell’inchiesta sul politico di Mondragone dei blitz andati in scena la scorsa settimana: hanno permesso ai carabinieri del Gruppo di Aversa di poter analizzare telefonini, documenti, soldi contanti e diversi dispositivi informatici. Ciò che emergerà dagli esami di questo materiale sarà importante per la Procura di S. Maria Capua Vetere per capire se la tesi tracciata finora sia giusta o meno, e servirà pure a farle decidere se è il caso di allargarla o meno. Tra i temi del lavoro investigativo svolto finora che rischiano di far ampliare il numero degli inquisiti è la vicenda ‘Spinosa’. Per quale ragione? Perché ha coinvolto anche i Comuni di Cancello Arnone e Castello del Matese. Gli imprenditori Paolo e Luigi Griffo, di Castelvolturno, patron della società Spinosa, erano impegnati nella realizzazione di un mega impianto per la produzione di mozzarella nell’area di Cancello Arnone a pochi passi dalla Sp 333, finanziato per 10 milioni di euro da Invitalia.

La Regione, però, aveva evidenziato che il permesso rilasciato da Cancello Arnone per metterlo in piedi non bastava: serviva la Valutazione di incidenza ambientale (Vinca). Temendo che la Regione potesse fermare l’iter, Zannini sarebbe intervenuto per “sorpassarla” e si sarebbe attivato per convincere Raffaele Ambrosca (non indagato), sindaco di Cancello Arnone, a richiedere la delega in materia di Vinca dalla Regione, previa convenzione con Castello del Matese, dove era istituita la commissione di esperti quale organo deputato a effettuare le strutture tecniche. Il via libera che poi darà la commissione, secondo il consulente della Procura, non rispettando alcune norme, è illegittimo. Zannini, secondo l’ipotesi dei pm Giacomo Urbano e Gerardina Cozzolino, avrebbe agito per consentire il rilascio della licenza

In questi giorni, investigatori e inquirenti si stanno dedicando a valutare se ci sono eventuali responsabilità nella vicenda ‘Spinosa’ anche di tecnici e amministratori di Cancello Arnone e Castello del Matese (al momento nessuno di loro figura come indagato negli atti che hanno innescato le perquisizioni). Per il caso Spinosa, ad oggi, sono sotto inchiesta Zannini e i Griffo (da considerarsi innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile) accusati di corruzione, falso e truffa.

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